Quelli là sopra? Proviamo a prenderli

Che giornata. Splende il sole sul campionato e scalda la classifica. Se segna il Pazzo mi gira... male, avverte la Fiesole accaldata come non mai. E il Pazzo-Pazzini - ah, che rimpianti - ci ha pure provato, a far vedere all’affettuosa curva viola - applausi e striscioni per il «nostro campione» - di essere diventato grande. Ma era giusto così. Era scritto che fosse Gilardino a metterci il marchio - la zampatina decisiva - anche ieri, con un Samp indecisa se fare o no un favore ai genoani.
Pensavo: oggi il manutentore dell’Olimpico di Torino avrà il suo bel daffare a riavvitare quella traversa massacrata di botte dagli attaccanti dell’Atalanta. Sì, voglio parlare un po’ di Juve: siamo stati buoni per tutto l’anno. Proprio dalla prima: fischiettando e parlando d’altro, fingendo che fosse una squadra normale in un campionato normale. Ora però è lì, basta allungare una mano. È bollita, spaccata, lessa. Vorrebbe dire tanto, quel punticino: non fare i preliminari di Champions, trasformare un grande campionato in un trionfo. Proviamoci, proviamoci perché Ranieri parla di secondo posto ma sei punti... potrebbero anche non farli. Li hanno messi insieme a fatica in sette volte, vuoi che si sveglino all’improvviso? Più facile che si addormentino del tutto.

Dico: proviamoci. E intanto facciamo un monumento a Pellissier. Sì, quello che alla Juve gliene ha mollati tre: l’inizio della fine per loro. Ieri ha dato una mazzata al Grifone. Per il momento possiamo solo suicidarci.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica