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Ma questo Mihajlovic non vi ricorda il primo Mancini?

Amici per la pelle, anche per quanto riguarda i risultati. Sinisa Mihajlovic, 39 anni, ha cominciato la carriera di allenatore con 4 pareggi, esattamente come il suo maestro Roberto Mancini quando arrivò all'Inter. Era il 2004-05, l'ex fantasista aveva fatto il possibile, al debutto in panchina da allenatore, nella Fiorentina, benissimo alla Lazio. Per lui Moratti cacciò Alberto Zaccheroni, che pure era riuscito a qualificare i nerazzurri in Champions League, subentrato a Cuper. Mancio fece 10 pareggi in 11 partite, spezzò la serie negativa con il 5-0 al Messina, per un attimo ci ricascò e dunque 11 ics su 13. Mihajlovic allora faceva il centrale difensivo, il regista arretrato.
Sinisa ieri ha compiuto in realtà una bella impresa, pareggiando a Marassi con il Genoa. «Lo abbiamo messo in difficoltà sino alla fine. Mi fa rabbia più questo pareggio che quello subito domenica scorsa in casa contro il Palermo all'ultimo minuto». I rosanero avrebbero meritato di vincere, solo per caso non avevano ripreso il Bologna prima del 94'. «A Genova abbiamo giocato davvero bene, avremmo meritato di vincere. Due occasioni nettissime nel primo tempo, abbiamo reagito bene al loro gol, poi altre due palle gol nitide. Ci manca quel quid che ci fa vincere le partite».
Uno a uno è il risultato della cura serba, assunta in dosi omeopatiche. Quattro pari, il passo potrebbe persino essere sufficiente per arrivare alla salvezza, il Torino è soltanto a +2. A Marassi sino a ieri avevano perso tutte: Milan, Roma, Napoli, Siena, Cagliari e Reggina. Dalla A alla Seconda Divisione, il Genoa era l'unico a punteggio pieno in casa. Arrigoni era stato esonerato dopo 10 giornate in cui mai aveva pareggiato: una vittoria e poi 8 sconfitte su nove gare.
Unico uomo salvezza può essere Marco Di Vaio, 8 reti, terzo da solo in classifica cannonieri. A 32 anni, il Genoa non era riuscito a cederlo, a febbraio l'aveva messo fuori rosa e poi ripescato: 3 gol in 22 gare, il suo minimo in carriera. Può migliorare la sua stagione da record, nel 2002 20 gol nel Parma.

Giocò un tempo all'Europeo di Portogallo, sembrava il centravanti più modesto della serie A, invece è il miglior goleador della zona retrocessione: «Del Piero è più vecchio di me di 2 anni e non ha mai fine, io spero di imitarlo, nelle prossime stagioni».

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