Federico Casabella
da Genova
La vittoria del Palermo apre ufficialmente la crisi della Sampdoria; la quinta sconfitta consecutiva (non accadeva dal campionato 1997-98) ha scatenato lira dellallenatore Novellino e del pubblico, che ha contestato la squadra.
Una cinquantina di tifosi ha atteso i giocatori fuori dagli spogliatoi e un gruppetto ha anche provato ad entrare all'interno dello stadio per cercare un confronto diretto con la squadra. Qualche momento di tensione con le forze dell'ordine, ma l'intervento della dirigenza sampdoriana ha riportato la calma evitando incidenti. I tifosi hanno poi ottenuto un colloquio con Beppe Marotta, amministratore delegato della società, e con Novellino. Sotto accusa l'atteggiamento della squadra in campo che è apparsa poco determinata. I contestatori, se la sono presa soprattutto con Samuele Dalla Bona, il centrocampista avrebbe risposto con un brutto gesto al pubblico che lo aveva fischiato dopo un'occasione da gol fallita.
La stessa accusa alla squadra, cioè la scarsa determinazione, è stata al centro dell'analisi fatta da Novellino nel dopo gara. Il tecnico è apparso infastidito dall'atteggiamento dei giocatori. «Mi vergogno, mi assumo ogni responsabilità per la sconfitta e per il momento poco felice - ha detto - ma questa non sembrava la mia squadra». Novellino, per preparare in un ambiente più tranquillo la partita di domenica con la Lazio ha deciso di anticipare il ritiro, la squadra probabilmente si trasferirà mercoledì in una località laziale. Marotta ha comunque chiarito che la società ha piena fiducia in Novellino.
Il Palermo, passeggiando sui resti della Sampdoria, è riuscito nel sorpasso in classifica. I rosanero hanno saputo sfruttare le amnesie difensive dei liguri, capitalizzando due reti nel giro di 8 minuti, tra il 57' ed il 65' che hanno stroncato una Samp quasi mai pericolosa e poco consistente dalle parti di Agliardi.
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