Raccolta premi oltre i 72 miliardi

Ma meno di una casa sue due è coperta in caso di incendio

Paolo Guastalvino

Nel primo semestre del 2019 i premi raccolti dalle compagnie assicurative operanti in Italia sono aumentati dello 0,6% a 72,3 miliardi di euro. I rami Danni hanno totalizzato 19,2 miliardi, in aumento (+3,5%) rispetto alla fine del secondo trimestre 2018. Vi ha contribuito, in particolare, l'aumento dei premi degli altri rami Danni e, più marginalmente, la crescita dei premi del comparto auto.

Nel dettaglio, i premi del ramo Rc Auto sono stati pari a 7,1 miliardi, in lieve diminuzione (-0,3%) rispetto al primo semestre del 2018, mentre i premi del ramo corpi veicoli terrestri sono stati pari a 1,7 miliardi (+4,9% annuo). Gli altri rami Danni hanno confermato il trend positivo degli ultimi anni, contabilizzando alla fine del secondo trimestre del 2019 oltre 10,4 miliardi di premi, con un tasso di crescita del 6 per cento. Tra i rami che hanno registrato una variazione positiva superiore alla media sono stati si segna il Malattia (+14,7% a 1,6 miliardi), mentre hanno registrato una buona performance anche l'Incendio (+5,1% a 1,3 miliardi) e Infortuni (+5,2% a 1,8 miliardi).

Per quanto riguarda i rami Vita, il volume dei premi contabilizzati nei rami Vita è stato pari a 53,1 miliardi di euro, un dato sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le polizze di ramo I (quelle più tradizionali a gestione separata) hanno segnato un ottimo andamento con una raccolta di 37,3 miliardi, in aumento del 13,1% su base tendenziale. Le polizze di ramo III (le unit linked e le index linked, caratterizzate come prodotti di investimento) hanno evidenziato un calo del 22,2% a 12,7 miliardi.

Nei primi sei mesi dell'anno in corso, l'ammontare complessivo delle uscite è aumentato del 9,1% rispetto al corrispondente periodo del 2018 e pari a 41,2 miliardi di euro, il valore più alto mai rilevato dal 2006. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 54% dei pagamenti complessivi (66% nel primo semestre 2018), ma comunque in calo del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Le riserve tecniche Vita a giugno 2019 sono state pari a 710 miliardi, in aumento del 5,2% rispetto al corrispondente periodo del 2018 e dell'1,3% rispetto alla fine del trimestre precedente. In particolare, il 72% delle riserve complessive di fine anno deriva da impegni assunti nel ramo I mentre il 21% è afferente al ramo III. Nonostante i numeri siano, tutto sommato, positivi, l'Ivass, l'autorità di vigilanza del settore, ha ribadito l'esigenza di accrescere la consapevolezza dei rischi che i cittadini corrono durante la loro vita e di come le coperture assicurative possano rappresentare una risposta. L'Italia, da questo punto di vista, è indietro rispetto ai Paesi Ue. L'Ivass ha ricordato che gli italiani hanno speso l'anno scorso 107 miliardi in giochi e lotterie, ma si sono fermati a 17 miliardi per le polizze del ramo Danni, escluse le Rc Auto. «In Italia la cultura assicurativa va rafforzata al fine di ridurre il ritardo che ancora ci distanzia dagli altri Paesi», ha infatti sottolineato il presidente dell'Ivass, Fabio Panetta, durante la Giornata dell'Educazione assicurativa. Anche il mattone, che per gli italiani è fondamentale, è sotto-assicurato: meno di una casa su due (il 43%) è coperta dal rischio incendio.

Si crolla addirittura al 2,4% se si considerano le polizze che coprono da eventi sismici o alluvioni, seppure questi eventi siano sempre più frequenti sul nostro territorio. È questa la vera sfida che si pone per tutti gli operatori del settore.

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