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Radar, laser e robot per capire lo scioglimento del ghiaccio in Antartide

Si cerca di capire, e prevenire, le cause del surriscaldamento globale che potrebbe innalzare a breve il livello dei mari

Scoraggiato dal ghiaccio e dalle tempeste, il capitano James Cook, esploratore britannico, non ebbe rimpianti quando nel 1773 abbandonò la spedizione per la ricerca di un leggendario continente meridionale. Non avendo trovato altro che iceberg dopo aver attraversato per primo il circolo polare antartico, Cook scrisse con rassegnazione che se chiunque si fosse avventurato oltre il punto da lui raggiunto, e avesse trovato «un territorio dominato dalla natura, destinato a giacere per sempre sotto il ghiaccio e la neve perenne», non avrebbe «invidiato a costui l'onore della scoperta». «Sarò fermo nel sostenere che il mondo - disse - non ne trarrà alcun beneficio».
Le cose potrebbero essere persino peggiori di quanto avesse pensato. Il cambiamento climatico sta trasformando l'Antartide in uno dei maggiori rischi per i secoli a venire. Anche lo scioglimento di un minuscolo pezzo di ghiaccio potrebbe causare un innalzamento del livello dei mari, con ripercussioni estese, da New York a Pechino, dal Bangladesh alle isole di Cook, nel Pacifico. Gli scienziati stanno conducendo esperimenti con satelliti radar, laser, robot sottomarini e trivellazioni nel ghiaccio a una profondità di circa 3 chilometri per colmare le enormi lacune nella comprensione dei rischi. «Anche solo pochi metri potranno cambiare la geografia del pianeta», dice Rajendra Pachauri, presidente del comitato intergovernativo sul cambiamento climatico dell'Onu (Ipcc), descrivendo gli scenari più estremi del rapido innalzamento del livello dei mari. «Groenlandia e Antartide sono due enormi corpi di ghiaccio sulla terra che potrebbero avere implicazioni davvero molto forti per il livello dei mari», continua Pachauri.
Scoperta nel 1820, l'Antartide contiene acqua sufficiente a far aumentare il livello dei mari di 57 metri. L'equivalente di 7 metri è immagazzinato invece nella Groenlandia. L'innalzamento del livello dei mari è tra i principali argomenti che verranno affrontati al vertice dell'Onu di 190 nazioni, che si terrà a dicembre a Copenhagen per il raggiungimento di un nuovo accordo sulla lotta contro il cambiamento climatico.
Ma gli scienziati si stanno concentrando sulle estremità, dove il ghiaccio incontra un Oceano meridionale sempre più caldo. «La cosa cruciale è la parte inferiore della lastra di ghiaccio», ha spiegato David Carlson, direttore del programma International Polar Year dal 2007-08. Un riscaldamento delle acque marine potrebbe far sciogliere le lastre di ghiaccio ai bordi, ha detto, facendo aumentare più velocemente il livello dei mari. Ma è difficile esserne sicuri, perché mancano previsioni a lungo termine. «Le stesse cose che hanno portato Cook a desistere, ghiaccio e maltempo, costituiscono ancora oggi un problema afferma Carlson. Circa 10 tavole di ghiaccio - che galleggiano nell'oceano e possono avere uno spessore di centinaia di metri - si sono staccate dalla penisola Antartica negli ultimi 50 anni.

E alcuni studi recenti indicano una leggera tendenza all'aumento delle temperature in Antartide, anche se la media annuale della temperatura resta ancora molto bassa, a -50 gradi centigradi.

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