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"Un giorno da pecora", il format che non invecchia perché funziona

Ci sono programmi che non invecchiano perché il format è senza tempo

"Un giorno da pecora", il format che non invecchia perché funziona

Ci sono programmi che non invecchiano perché il format è senza tempo. Ormai Un giorno da pecora fa parte del «ramo intramontabili» della radio italiana per due motivi. Intanto, anche in questo periodo l'ironia è il modo vincente di affrontare la realtà, specialmente se non si fanno sconti a nessuno. Un giorno da pecora (Radiouno dal lunedì al venerdì dalle 13,30 alle 15) non ha protettori e non protegge, nel senso che tutti gli ospiti passano senza distinzioni di sorta sotto le forche caudine di Geppi Cucciari (nella foto) e Giorgio Lauro. Che sono il secondo motivo di questo successo. Funzionano, e funzionano bene. Sono entrambi protagonisti, non si scavalcano e tengono alta la sintonia tra loro. È un piacere seguirli ogni giorno alla ricerca del loro obiettivo che è l'attualità, specialmente se politica.

Ma la politica è solo un pretesto, perché in realtà gli ospiti parlano di tutto, talvolta persino cantano o recitano in un radio talk efficace come pochi. Lo conferma anche la presenza costante dei contenuti di Un giorno da pecora non solo sui media, ma anche nel cosiddetto dibattito social, che ormai è il propellente principale dell'informazione «leggera». Basta guardare l'ultima settimana: da Lory Del Santo a Mastella, dai «cacicchi» citati dall'ex sardina Jasmine Cristallo fino ai 90 anni di Sandra Milo, Un giorno da pecora contribuisce, come si dice, a dettare l'agenda della giornata. Oltretutto, mentre spesso la politica si prende troppo sul serio, risulta un ingrediente essenziale ad abbassare la tensione e, volendo, anche a mostrare il lato meno scostante e formale di molti. Incredibile a dirsi, sono riusciti a rendere simpatico persino il re degli antipatici, il romanista Massimiliano Fuksas che ha ammesso di preferire Elly Schlein a Mourinho. Insomma Un giorno da pecora ormai è uno status symbol e un passaggio alla corte di Cucciari e Lauro vale molto più di tanti servizi incipriati al tiggì.

Molto di più.

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