La raffinata chitarra di Beppe Gambetta

Da noi è un’artista di culto, in America una star acclamata. Beppe Gambetta viene da Genova e - da uomo di mare - ama le «Traversate» (come si intitola un suo splendido cd con David Grisman e Carlo Aonzo dedicato alla musica italoamericana dell’800) sonore. Mago della chitarra acustica, Gambetta unisce il country ai suoni classici, alle melodie popolari, ai walzer in un affascinante mélange cercando sempre strade tradizionali ma alternative. Nel suo Dna tutte le carte per sfondare. Virtuosismo e tecnica incredibili che non vanno a scapito dell’emozionalità , del colore; sa fare scena con la sua velocità sulla tastiera ma anche esprimere sentimenti, passare nelle sue ballate dalla vitalità al tormento. Lo ha fatto in Blu di Genova, nel dvd Live in Genova con tante star americane e ora nel nuovo Slade Stomp.

Un album riflessivo, prevalentemente strumentale e molto colto, che al colpo ad effetto preferisce il calore della meravigliosa Suite di polke e quadriglie dedicata al dimenticato Pasquale Taraffo, il medley countreggiante I’m Worried Now/Texas Gales/Doc’s Guitar in omaggio al chitarrista cieco Doc Watson; la marziale 1000 Flatpickers at the Court of King Norman per Norman Blake senza dimenticare composizioni originali come l’elegante Hills of Tara.

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