Ragazza ubriaca precipita nuda dalla finestra

La vittima, un’austriaca di 21 anni, è ricoverata in prognosi riservata. In casa la polizia ha trovato un ragazzo in stato confusionale

Alessia Marani

da Roma

Beve come una spugna, vola giù dal terzo piano dopo una «notte brava» passata in compagnia di uno studente americano. Grave una ragazza austriaca di 21 anni, Angelika R., originaria di Vienna, ora ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale romano San Camillo, dove i medici ieri mattina l’hanno sottoposta a un intervento chirurgico di oltre tre ore nel tentativo di strapparla alla morte. Il dramma si è consumato alle 4.30 di sabato, in via Santa Maria dell’Anima, a due passi da piazza Navona, nel cuore del centro storico capitolino. I primi a soccorrerla alcuni passanti che, prima, hanno intravisto nell’oscurità la figura di una donna precipitare verso il suolo, quindi un tonfo sordo e la scena agghiacciante sotto gli occhi: il corpo della poveretta completamente nuda schiantato sul selciato, lei semicosciente e in preda ai fumi dell’alcol. «Quando siamo arrivati sul posto - raccontano i carabinieri - attorno alla ragazza si sentiva ancora un odore di vino insopportabile». Angelika ha battuto violentemente la testa, riporta gravi traumi a organi interni oltre a numerose lesioni esterne, sia agli arti inferiori che superiori. Viene subito trasportata via in ambulanza. Per militari della compagnia Centro cominciano le indagini. Bussano al pensionato di via dell’Anima. Al terzo e al quarto piano ci sono le camere e gli appartamentini affittati agli studenti dell’Università americana a Roma. I carabinieri bussano alla porta di J. S. D. M., classe 1983, laureando in architettura. È da lì che i testimoni indicano di avere visto piombare giù la ragazza. Bussano ripetutamente perché il giovanotto è sprofondato in un sonno a dir poco pesante e ci mette un po’ a rendersi conto che qualcuno lo cerca. Finalmente apre. Ma della sua amica non sa dire molto. Era accanto a lui fino a poco fa, almeno crede perché i fiumi d’alcol che ha ingerito in serata non gli fanno capire molto. La cerca nell’altra stanza, quella da letto. Ma lei è volato giù dalla finestra, vicino i militari trovano sistemata una sedia (forse servita per darsi lo slancio). Sul tavolo due bottiglie di vino vuote. «Dalle analisi - dicono gli inquirenti - sapremo anche se Angelika abbia fatto uso di sostanze stupefacenti, in un micidiale mix di droghe e alcolici. Stiamo aspettando che si riprenda per poterle parlare. Il suo amico non ha saputo dire molto». Giallo o un tragico incidente? A carico di J. S. D. M., non è stato emesso alcun provvedimento giudiziario. Mentre della vicenda è stato informato il consolato austriaco perché avvisi i parenti della ragazza. Ma il pensiero va anche a un altro caso che nell’estate 2004 tenne col fiato sospeso i romani e non solo. Quello di Vera Heinzl, turista tedesca di vent’anni, ospite delle Figlie di Santa Maria dell’Anima, scomparsa il 20 agosto e affiorata cadavere 4 giorni dopo sul greto del Tevere.

Vera, che aveva fumato e bevuto la notte tra il 19 e il 20 in compagnia di un tunisino, cercò invano di respingere le sue avances e precipitò nel fiume. Proprio tra pochi giorni, a Roma, inizierà il processo nei confronti del nordafricano, Nadil Btnnyahyh, 22 anni, accusato della sua morte.

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