Ragazzini italiani «processati» nel college inglese

Vacanze studio da brivido. È accaduto nella civilissima Inghilterra dove circa trecento ragazzini italiani e spagnoli, dagli otto ai sedici anni, se la sono vista brutta l’altra notte. Rinchiusi in uno stanzone, abbagliati con delle torce, sono rimasti seduti su delle sedie per cinque ore prima di poter tornare nelle proprie camere e toccare il cuscino. I sogni, no, quelli non li avranno fatti. Semmai incubi.
Ma torniamo indietro di qualche ora. Per rivivere questa sorta di segregazione di massa accomunata a una tortura collettiva avvenuta ad Hastings nel rinomato Holy Child Jesus, un college di vacanze-studio per italiani e spagnoli (2000 euro per 15 giorni di corso). È sabato, l’ultima serata prima del rientro a casa. I soliti burloni decidono, per il grande scherzo di fine sessione, di fare la cacca sul pavimento, «dimenticando il water». Gesto deplorevole ma anche molto infantile. Da perseguire ma non da condannare con una punizione di massa. Invece, i cosiddetti monitor, diciottenni a cui è affidata la gestione degli ospiti più piccoli, hanno deciso di incarnare la figura dei vecchi caporali per poter affibbiare una punizione esemplare. «Scoveremo i colpevoli, a tutti i costi» hanno detto radunando tutti gli ospiti del college in uno stanzone. Seduti su piccole seggiole dalle 22 alle tre del mattino, i ragazzini venivano tenuti svegli dai «caporali» con torce accese in faccia e continui richiami. I monitor, spagnoli, si sono arresi solo al canto del gallo senza peraltro aver trovato i colpevoli delle malefatte corporali.
La nottataccia non è rimasta però in gran segreto.

Ieri, Giacomo, un ragazzino di Milano di tredici anni, ha raccontato tutto ai suoi genitori, via cellulare, spiegando che molti bambini sono rimasti turbati dalla vicenda. E le denunce sono in procinto di partire. Per i responsabili del college, adulti, che non si capisce ancora dove fossero mentre trecento ragazzini erano in balia di un gruppo di esaltati «monitor».

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