La Rai prende ancora tempo Il Tg2 resta senza direttore

Rai pride: ieri è stato il giorno in cui, a diversi livelli, i dipendenti (le redazioni di Tg1 e Tg2) e i dirigenti della Rai hanno inscenato una giornata d’orgoglio della Tv di Stato. La preoccupazione è grande per la diffusione delle intercettazioni dell’inchiesta P4 che mostrano che molte vicende della Tv di Stato erano dirette e discusse da personaggi estranei all’azienda, in particolare per i rapporti tra Bisignani e l’ex dg Mauro Masi che discutevano l’uscita di scena di Santoro. I consiglieri di minoranza hanno convocato una conferenza stampa, chiesto di fare chiarezza e invocato la discontinuità con il passato. E hanno anche fatto capire che non è il caso di procedere nelle nomine e comunque di assicurarsi che tra i candidati non ci sia nessuno coinvolto nelle intercettazioni. Infatti anche nel cda di giovedì non si procederà a decidere i nuovi direttori.

L’unica proposta che il dg Lei farà sarà la nomina ad interim (la seconda dopo quella di De Scalzi) per il Tg2 di Marcello Masi (nessuna parentela con l’ex dg) in modo da prendere tempo per fare la scelta definitiva (in corsa c’è da sempre Susanna Petruni).
Ieri il dg Lei e il presidente Garimberti sono anche stati ascoltati dalla commissione vigilanza presieduta da Sergio Zavoli dove si è discusso il piano per il risanamento dell’azienda e la questione P4.

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