Ranieri ci crede: «La Lazio? Se la gioca»

Claudio Ranieri ci crede. A tal punto che la non contemporaneità di Parma-Roma (questo pomeriggio) e Lazio-Inter (domani sera) è diventata un problema. «Forse è il caso di rivedere qualcosa in Italia - afferma alla vigilia del doppio scontro scudetto - anche perché sono sicuro che Lazio-Inter non sarà falsata. I cugini se la giocheranno per togliersi la soddisfazione di battere la prima in classifica».
Una guerra di nervi con il tecnico che - psicologo - regala quintali di fiducia ai cugini. «Vogliamo essere padroni del nostro destino, che significa battere il Parma, questa partita dirà se la Roma ha reagito bene alla sconfitta con la Sampdoria. Ma sono convinto che i miei giocatori hanno reagito alla grande, sono determinati». Ranieri sa bene che comunque è reduce da una stagione ottima, dunque non ha nulla da perdere. E poi c’è sempre la finale di coppa Italia: «L’adrenalina l’ho aumentata, alla squadra non è stato regalato niente, è abituata a cadere e rialzarsi e lo dovrà fare ancora una volta». Poi, nel caso i giocatori della Roma riuscissero a battere il Parma, potranno poi assistere a Lazio Inter e tifare per i cugini. Speranza diventata più forte dopo le parole di Giovanni Lopez, il vice dello squalificato Reja. «Capisco i tifosi della Lazio - dice - ma noi contro l’Inter dobbiamo giocare al massimo perchè ci dobbiamo ancora salvare. Sarà una gara contro la più forte d’Europa. Salvezza? La matematica dice che se l’Atalanta vince 3 partite su 3, noi dobbiamo fare 4 punti».
Intanto i tifosi stanno facendo sentire alla squadra il loro entusiasmo. A Parma saranno almeno in seimila. Ieri mattina in molti hanno accompagnato l’allenamento della squadra, che nel pomeriggio è partita per Parma da Fiumicino. Giunti poco prima delle 17 in aeroporto, i giocatori sono stati accolti da alcune decine di tifosi che li aspettavano all’esterno del terminal 1. «Purgali ancora», qualcuno ha gridato a Francesco Totti, andato a segno contro il Parma 12 volte.
Ma ieri era anche la (temuta) giornata del sit-in sotto la sede della Figc a via Allegri. Manifestazione che si è conclusa, per fortuna, senza grossi incidenti. Dopo circa tre ore, i quattrocento sostenitori giallorossi, tenuti a debita distanza dal palazzo della Figc dalle forze dell’ordine (che hanno chiuso i due ingressi della strada dove ha sede il palazzo federale), si sono allontanati per recarsi a Trigoria. Solo un gruppetto residuo ha continuato a marciare, lanciando fumogeni, e creando qualche disagio alla circolazione, soprattutto nei pressi di piazza Buenos Aires e via Salaria.

Prima di disperdersi, i tifosi hanno provato a ripresentarsi dapprima davanti il palazzo della Figc, e poi davanti alla sede degli arbitri a via Tevere. A quel punto alcune squadre in assetto antisommossa sono intervenute per allontanare con successo i tifosi rimasti, sei dei quali sono stati identificati.

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