Ranieri esorcizza Cassano: «Eccezionale veramente...»

Roma-Sampdoria è sfida scudetto dall’insidia tutta particolare. Non stiamo parlando dei blucerchiati, squadra che in trasferta diventa una facile preda. No. L’ennesimo ritorno da ex di quella mina vagante di Antonio Cassano è momento da Branca-menta: mette i brividi addosso ai tifosi della magica. Chissà che il barese non combini qualcosa di irrimediabilmente suo. Nel bene e, soprattutto, nel male (viste le occasioni perse per strada) Cassano fa sempre notizia. E alla vigilia della partita di questa sera all’Olimpico, ancor più delicata perché l’Inter ha già vinto la sua, quel furbetto di Claudio Ranieri regala parole di elogio per il fantasista. Fosse per lui lo convocherebbe subito in nazionale. «Antonio è un ragazzo stupendo ed è un grande giocatore che vale tutto il prezzo del biglietto - afferma -. Come del resto Totti, Del Piero e finalmente Menez».
In conferenza stampa si torna al gesto dei pollici all’ingiù di Francesco Totti dopo il derby vinto. L’allenatore giallorosso difende a spada tratta il capitano, sanzionato con una multa da ventimila euro. «È vero ed è giusto che per Totti e Mourinho siano state usate due pesi e due misure. È giusto perchè un gesto è stato rivolto alle istituzioni, l’altro ai propri tifosi. I giallorossi della sud prima del derby avevano srotolato un enorme striscione che raffigurava un imperatore con i pollici verso e Francesco ha semplicemente ripetuto il gesto e lo ha rivolto ai suoi tifosi. L’altro, quallo dell’allenatore dell’Inter era rivolto a tutto il mondo, dunque questa è al differenza. Generalmente non mi impiccio sulle questioni degli altri, però quando siamo presi di petto sulle nostre cose ci facciamo sentire, eccome».
Poi, finalmente, si arriva a parlare della Sampdoria. E anche qui vai con l’elogio di rigore. «Noi e la Samp siamo le vere sorprese di questo campionato. Noi ci arriviamo in un buon momento, ma tutte e due le squadre hanno fatto un gran lavoro». L’analisi: «Se vogliamo che il sogno continui, dobbiamo pensare a questa partita in maniera maniacale. È una gara difficilissima, come lo saranno tutte da qui alla fine del campionato. Tutte. Fino all’ultimo secondo dell’ultima partita con il Chievo». E poi il calendario della Samp nelle prossime giornate è molto duro: c’è il Palermo, poi il Napoli. Devono provare a fare punti dappertutto se vogliono mantenere la posizione». L’avversario di turno non ha segreti. «La Samp usa un 4-4-1-1 molto compatto, con ali veloci come Semioli e Guberti. Davanti hanno due giocatori che si integrano molto bene».
La formazione vedrà l’assenza di «Lucatoni». «Totti gradualmente sta tornando al suo livello di forma - analizza Ranieri -. In questo periodo brillano soprattutto Mirko Vucinic e Jeremy Menez». Ma è soprattutto di Vucinic che vuol parlare. «Stiamo parlando di un grande campione. Sta bene e si diverte. Le doti di Mirko le conosciamo, ha una qualità tremenda e la sta facendo vedere. Buon per noi».

Le ultime settimane sono state caratterizzate soprattutto dalla crescita di Menez: da oggetto misterioso, il francese è diventato un’arma in più. «I meriti sono del giocatore, che ha qualità, e dei compagni che gli sono sempre stati vicini. Io ho fatto il lavoro che deve fare un allenatore», chiude Ranieri.

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