Una volta battuto il Real Madrid, Claudio Ranieri si è tolto qualche sassolino dalle scarpe rilanciando il ritornello mandato a memoria durante la pausa per le nazionali. «Non ho mai avuto un gruppo più unito di questo. Accampare scuse non mi è mai piaciuto: ma un conto è dare turni di riposo a chi ne ha bisogno, un altro essere costretti a rivoluzionare la squadra per una serie infinita di infortuni». E comunque: la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League è pressoché garantita, adesso c'è da rimettersi in marcia in campionato, altri passi falsi comprometterebbero il sogno dello sprint finale. Ci sarà comunque da inventarsi una formazione: Marchisio, azzoppato da Sissoko, dovrà star fuori almeno una ventina di giorni per recuperare dalla distorsione alla caviglia sinistra. E lì in mezzo, magari in attesa che arrivi lo svincolato Appiah, i giocatori sono finiti: Zanetti ne avrà ancora per almeno due settimane, Poulsen per tre e pure Tiago ha alzato bandiera bianca per il solito malanno muscolare.
In attesa che il professor Capanna trovi rimedio a questa ecatombe, Ranieri dovrà trovare soluzioni nuove per affrontare e possibilmente battere il Torino sabato sera: la conferma di Nedved centrale è una possibilità al pari di quella che prevede "prezzemolino" Salihamidzic in mezzo al campo. Un'altra riguarda invece l'esordio dal primo minuto dello svedesino Ekdal: il ruolo è il suo, bisogna vedere se il tecnico lo riterrà all'altezza di un match così emotivamente complicato. Non che il Toro stia meglio, visto che ha perso per quasi un mese il suo portiere Sereni.
La Juve però guarda in casa propria e spera di non scoprirsi di nuovo malata: «Non eravamo morti prima, non siamo guariti adesso», è il parere di Del Piero. Che conosce benissimo i limiti della sua squadra: brava a lasciare il pallino in mano agli avversari per poi ripartire (il Real ha gestito il pallone per il 63% del tempo), piena di limiti quando si tratta di imporre il gioco. «Per come siamo strutturati - ha detto Legrottaglie - ero convinto fin dall'estate che avremmo fatto meglio in Europa che in campionato».
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