Cuneo - Sono 19 gli arresti effettuati all’alba dai carabinieri di Cuneo. Sgominato un gruppo di nomadi "sinti piemontesi", residenti prevalentemente nel torinese, astigiano e vercellese, dediti a furti e rapine ad anziani, in abitazioni, negozi e autovetture in Piemonte (province di Cuneo, Biella, Novara, Verbania e Torino), Liguria (Genova), Lombardia (province di Brescia, Mantova, Cremona e Bergamo), Veneto (province di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo), Emilia Romagna (province di Modena e Reggio Emilia).
Il gruppo era collegato a una rete di ricettatori italiani e stranieri. Centoventi i fatti contestati dalla procura di Mondovì, tra cui 102 furti e rapine. L’indagine è durata oltre un anno e ha accertato reati che vanno dall’associazione a delinquere al concorso in furto pluriaggravato, alla ricettazione.
Gli arresti sono stati compiuti a Torino, presso il campo nomadi di Via Lega, Modena, Asti, Desenzando del Garda, Chivasso, Caselle Torinese, Foglizzo, Mercenasco, Ghislarengo, Isola d’Asti, Castagnole Monferrato, Ghemme. Per la vasta operazione sono stati impiegati 130 militari del reparto operativo di Cuneo, supportati da altri comandi territoriali, dagli uomini di terzo battaglione Lombardia e da unità cinofile del Nucleo di Volpiano.
Le indagini sono partite a gennaio 2007 dopo una serie di furti in provincia di Cuneo, dove diversi anziani erano stati raggirati da finti postini o tecnici dell’Enel, con la scusa di un controllo della validità delle banconote oppure di una verifica di contatori e impianti.
Gli inquirenti sono riusciti a
risalire a un gruppo di sinti piemontesi (famiglie Oberto, Negro e Vessoso). La refurtiva veniva rivenduta a ricettatori dell’area torinese o ceduta in cambio di prestazioni d’opera, come lavori di ristrutturazione edile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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