Il rapporto Il Pentagono: 1 detenuto su 7 torna al terrore

Circa 1 su 7 dei 534 prigionieri già rilasciati dal carcere statunitense di Guantanamo, a Cuba, e trasferiti all’estero, sono tornati al terrorismo o almeno a una forma di attività estremista militante: lo afferma un rapporto del Pentagono, non ancora pubblicato ma il cui contenuto è stato riportato ieri dal «New York Times», che cita fonti del ministero della Difesa proprio nel giorno in cui a New York vengono arrestati 4 uomini, accusati di progettare un attentato contro una sinagoga nel quartiere del Bronx.
Il ministero della Difesa starebbe prolungando i tempi per la diffusione del rapporto, nel timore che possa diventare un’arma politica nelle mani dell’opposizione repubblicana, critica nei confronti della decisione di chiudere Guantanamo e trasferire i suoi detenuti sul suolo americano e in altri Paesi disposti ad accoglierli.


Intanto ieri è arrivato un annuncio non casuale, visto che lo stesso presidente Obama ha citato il caso nel suo discorso: il presunto militante di Al Qaida, Ahmed Ghailani, accusato di essere responsabile di due attacchi contro le ambasciate Usa in Africa (oltre 200 vittime nel 1998) sarà processato da un tribunale federale e diventerà così il primo detenuto del carcere cubano a essere processato da una corte non militare, il secondo a finire di fronte a un tribunale Usa.

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