Gerusalemme - Dopo le critiche emerse al discorso del Papa allo Yad Vashem, che condannava il negazionismo ma non citava i nazisti, il portavoce della Santa Sede ha tenuto a ribadire che Ratzinger non è mai stato nella Hitlerjugend (la gioventù hitleriana). «Ho letto una cosa non vera: il Papa non è mai, mai stato nella Hitlerjugend, che era un corpo di volontari fanatici e ideologici», ha detto padre Federico Lombardi in una conferenza stampa a Gerusalemme.
«Era un seminarista che studiava teologia e, all’età di 16 anni, è stato coscritto nei corpi ausiliari della contraerea, come tutte le persone della sua età. Nulla a che vedere con la Hitlerjugend e l’ideologia nazista». Per Lombardi, «chi lo conosce sa che il Papa è una persona amabile, gentile, umile, totalmente estraneo al militarismo o alla violenza, per indole e per cultura famigliare». Quanto al discorso di ieri allo Yad Vashem - criticato da alcuni per l’assenza di riferimenti alla Germania e per altri per la mancanza di ’mea culpà a nome della Chiesa cattolica - «non è che in ogni discorso debba ripetere tutti i punti connessi a un determinato argomento», secondo Lombardi. «In questo discorso ha scelto il tema della memoria e ha sviluppato la questione dei nomi. Non è che dovesse fare un trattato sull’Olocausto. Della Germania, del suo passato e del nazismo ha già parlato altre volte.
La mattina, inoltre, aveva già detto che ci sono sei milioni di ebrei morti che non possiamo dimenticare, che c’è ancora l’antisemitismo».Il Papa è «offeso» dalle reazioni negative al suo discorso? «È una persona molto paziente. Forse a volte ha sentito di non essere ben compreso, e io penso lo stesso».
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