Milano - «In Italia non credo ci sia un’emergenza razzismo, ma solo episodi che vanno colpiti e saranno colpiti». È categorico il ministro degli Interni Roberto Maroni che ieri a Milano, alla Festa della Libertà, parla di «montature, come il caso della donna somala che andrebbero colpite allo stesso modo». E annuncia che le forze dell’ordine sporgeranno una denuncia per calunnia e il Viminale si costituirà parte civile «per tutelare il buon nome della polizia che in questo caso è stata accusata ingiustamente di razzismo e invece ha eseguito con rigore la legge». Infondata, dunque, secondo il ministro la denuncia della donna di colore che sostiene di essere stata umiliata durante un controllo all’aeroporto romano di Ciampino.
«Non si può permettere - continua Maroni - che si infanghi la polizia accusandola di comportamenti razzisti. Ed è veramente incredibile che i giornali diano credito a queste affermazioni, senza nemmeno riportare correttamente ciò che è avvenuto».
Secondo Maroni, l’Italia «è tutto il contrario di un Paese razzista perché ha i più alti livelli di integrazione. Ci sobbarchiamo il carico noi più di tutti gli altri Stati europei». Duro anche il monito del presidente del senato Renato Schifani. E «per sconfiggere l’insorgenza del razzismo in Italia», le sue parole davanti alle telecamere di Domenica in, chiede la stessa unità delle forze politiche che si è registrata nella lotta alla mafia. Mi auguro che questo argomento sfugga alla politica della contrapposizione tra parti. Con la mafia è stato possibile, non ci sono state spaccature e la guerra contro Cosa nostra si sta vincendo in una logica di sinergie unitarie. Con la mafia - conclude - la politica non si è divisa: non deve farlo neanche contro il razzismo».
Ma Marco Minniti, ministro ombra del Pd, non perde l’occasione per soffiare sul fuoco. Convinto che Maroni «sbagli» a sottovalutare i «rischi del diffondersi di sentimenti intolleranti e razzisti. E fa ancora più male a non raccogliere l’invito del presidente della Camera che chiede un osservatorio parlamentare su questi episodi».
Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl giudica «opportuna» una commissione di inchiesta parlamentare sul fenomeno dell’immigrazione.Mentre il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri spiega che «davanti alla dichiarazione di una donna somala e una dei poliziotti, io credo ai poliziotti».
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