da Milano
Il patto di sindacato dei grandi soci di Rcs, la società editrice del Corriere della Sera, ha ieri celebrato lespansione del gruppo in Spagna, attraverso la conquista del gruppo Recoletos. Il patto ha espresso «vivo compiacimento» per loperazione spagnola.
La riunione, in programma da tempo per esaminare i dati del bilancio 2006 e le ultime iniziative del gruppo guidato dallad Antonello Perricone, ha anche preso atto della richiesta del cda di Rcs allassemblea di una delega per un aumento di capitale per un totale di 800 milioni, destinata anche al pronto reperimento di «nuovi mezzi finanziari per sostenere un ulteriore sviluppo esterno».
In prospettiva non mancheranno novità anche in ambito «domestico». Per quanto riguarda i quotidiani (il Corriere e la Gazzetta dello Sport), il patto ha ribadito la «soddisfazione» per i risultati raggiunti dalla controllata Rcs Quotidiani. Esprimendo però un auspicio inedito: che nel prossimo cda della controllata della holding editoriale ci sia una «adeguata» rappresentanza di importanti esponenti del mondo «culturale, economico e sociale». Un passaggio sul quale la discussione è stata animata tra chi, invece, ritiene che nel cda della Quotidiani debbano essere presenti (cosa che oggi non è) rappresentanti diretti degli stessi azionisti del gruppo.
Per questo ci si aspetta che il rinnovo del cda di Rcs Quotidiani avverrà presto con sensibili novità. Tra i nomi che circolano per una futura presidenza (Piergaetano Marchetti occupa attualmente anche quella della stessa holding Rcs) di una delle controllate operative (oltre a Rcs Quotidiani potrebbe essere rivisto anche il board di Rcs Libri) cè quello di Massimo Vitta Zelman, presidente di Skira editore, casa editrice che controlla lui stesso con il 52%, ma nella quale la Rcs è recentemente salita al 48% del capitale.
Novità anche in Rcs Periodici: Perricone assume anche la presidenza della controllata di via Rizzoli da cui dipendono i periodici. Lo anticipa il mensile Prima Comunicazione. Lincarico doveva essere ricoperto da maggio da Laura Comini, attuale direttore generale (coinvolta tra laltro in prima persona nella vicenda delle foto di «vallettopoli» acquistate dal settimanale Oggi e mai pubblicate), che ha preferito rinunciare.
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