I membri del cda di Rcs hanno ostentato serenità, ma non hanno rilasciato dichiarazioni significative al termine della riunione che ha varato i conti del 2010. Che non ci siano stati incagli particolari è confermato dallunanimità delle votazioni. Presente Diego Della Valle, assente però ogni polemica. Del resto, Cesare Geronzi, lantagonista, non siede nel vertice di Rcs (mentre era presente lunedì a quello della Rcs Quotidiani); e così i discorsi hanno potuto concentrarsi sui dati di bilancio, tornato in utile. Più 1,42% in Borsa.
Rcs Mediagroup ha chiuso il 2010 con ricavi in crescita del 2,2% a 2.255 milioni, ricavi pubblicitari in aumento del 7% a 759,6 milioni, Ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti a 199,4 milioni contro i 133 del 2009 e un utile netto di 7,2 milioni, che si confronta con la perdita di 129,7 milioni del 2009. Lindebitamento netto è di 970,8 milioni, in miglioramento di 86,3 milioni sul 2009. Gli interventi del piano hanno prodotto benefici complessivi per 226 milioni. Per il 2011 Rcs «confida in un risultato netto in miglioramento rispetto al 2010, sostenuto da interventi strutturali e dal proseguimento delle azioni di contenimento dei costi». Il gruppo considera il 2011 come un anno di «stabilizzazione e di proseguimento nella transizione verso modelli di business innovativi», seguendo le linee guida del piano triennale. Lad Antonello Perricone ha dato notizia del buon andamento dei ricavi pubblicitari nei due primi mesi dellanno; la raccolta pubblicitaria continuerà a essere caratterizzata dai mezzi online. Nel 2010 la raccolta pubblicitaria online delle aree quotidiani Italia e quotidiani Spagna ha raggiunto il 19% della pubblicità commerciale nazionale, con tassi di crescita a due cifre.
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