da Milano
Sheldon Adelson, presidente di Las Vegas Sands, uno dei colossi mondiali nel settore dei casinò, è il terzo tra gli uomini più ricchi del mondo: davanti a lui soltanto lirraggiungibile Bill Gates, creatore della Microsoft (con un patrimonio di 53 miliardi di dollari), e Warren Buffett (46 miliardi), il finanziere della Berkshire Hathaway. La classifica è quella della rivista Forbes, che pubblica ogni anno la graduatoria mondiale dei «re Mida». Non stupisce il primo posto di Gates, ininterrottamente in testa da ben 13 anni, ma la scalata di Adelson è stupefacente: fino allanno scorso era in 15esima posizione, e oggi il suo patrimonio è stimato in 20,5 miliardi di dollari. Stando ai calcoli, si può dire che negli ultimi due anni Adelson ha guadagnato un milione di dollari ogni ora. Il business del 72enne Adelson è incentrato sui casinò e sugli alberghi, prima a Las Vegas e poi a Macao, dove Las Vegas Sands ha investito oltre 18 miliardi di dollari.
Figlio di un tassista lituano immigrato e di unoperaia tessile ucraina, Adelson per primo ha capito lenorme opportunità che il gioco dazzardo offriva a Las Vegas. Il suo fiore allocchiello è sicuramente lhotel «Venetian», 4mila camere: una riproduzione di Venezia che il sindaco della città italiana, Massimo Cacciari, nel 1999 rifiutò di inaugurare.
Adelson avviò la sua impresa più grande quello stesso anno quando decise di sbarcare in Cina, incurante dei suoi problemi ai nervi che lo costringono spesso sulla sedia a rotelle. Capì che dopo 42 anni la fine del monopolio sui giochi a Macao apriva grandi possibilità per forti investimenti.
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