Recco, Pieve e Zoagli premiati per l’ambiente

Franco Crosiglia

Dodici Comuni e una discarica in gara per la certificazione ambientale. Sono i comuni, anzi gli enti riuniti nel consorzio «Paradiso-Tigullio-Fontanabuona». Ieri la presentazione ufficiale dei primi quattro che hanno ottenuto l'ambito riconoscimento che in sigla si chiama Uni En Iso 14001. Sono i comuni di Recco, Pieve, Zoagli più il Consorzio Rio Marsiglia che gestisce la discarica della Valfontanabuona. «Si tratta di un fatto importante perché l'ambiente è il nostro territorio, la nostra vita, il nostro futuro», spiega il sindaco di Zoagli, Rita Nichel, che aggiunge: «Oggi è inconcepibile che un comune non si ponga l'obiettivo di tutelare l'ambiente e di certificare i risultati raggiunti. Questo rappresenta sia un biglietto da visita per i turisti, sia un segnale di qualità della vita per chi nel comune vive».
Via libera quindi a un controllo capillare di ogni forma di inquinamento. Si va dalla raccolta differenziata che dovrà essere incrementata, alla fornitura gratuita di compostiere per la produzione casalinga di fertilizzanti dai rifiuti organici. Utilizzazione di materiale naturale e non inquinante per l'edilizia e la pavimentazione. Manutenzione, pulizia e recupero del territorio rurale che spesso si trova in situazioni di abbandono. Forme di incentivazione alla produzione e raccolta delle olive finalizzate alla produzione del tradizionale olio di qualità. Senza contare l'inquinamento acustico, elettromagnetico, delle acque.
È infinito l'elenco dei settori sui quali dovrà vigilare l'azienda di certificazione, l'inglese Urs (United Registrar of Systems), che ha rilasciato i primi quattro certificati. «Certificati che non rappresentano un traguardo, ma solo un primo passo, un obiettivo», spiega il responsabile italiano della Urs, Riccardo Cresto.
Gli enti che hanno ottenuto il certificato - ai quali tra dicembre e febbraio si aggiungeranno i comuni di Cicagna, Coreglia, Sori, Avegno, Lumarzo, Orero, Tribogna, Favale di Malgaro e Neirone - dovranno infatti mettere in atto tutti quei provvedimenti volti a tutelare l'ambiente e prevenire ogni forma di inquinamento. «A partire dal mare che non è inquinato, ma solo sporco», dice Rita Nichel. E proprio sul depuratore di Recco sono stati affrontati alcuni dei problemi maggiori. Problemi che alla fine sono stati risolti, assicura l'assessore all'ambiente del Comune, Stefano Bersanetti, che anticipa la prossima gestione consortile della struttura che servirà anche i comuni di Avegno, Uscio e Pieve.
Secondo Bersanetti, infatti, «con la certificazione ambientale si dà un valore aggiunto alla nostra offerta turistica. In una concorrenza internazionale sempre più agguerrita, è fondamentale tutelare il nostro territorio che è di per sé meraviglioso».
Nato in seguito al disastro causato dalla petroliera Haven, il progetto di certificazione ambientale da parte dei vari enti territoriali ha avuto un forte impulso dalla Regione nel 2003 con lo stanziamento di fondi per quei comuni che si fossero consorziati.

A fine anno si calcola che oltre la metà dei 235 comuni della Liguria avrà ottenuto il cosiddetto bollino blu (oltre a sei comunità montane e ai parchi del Magra, dell'Aveto e del Beigua). Tra questi anche Savona, Imperia e Ventimiglia. «Tra le città più grandi rimangono fuori, per ora, La Spezia, Sanremo, Rapallo e Genova», spiega Daniela Minetti, della Regione.

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