«Recessione nel 2009» Confindustria lancia l’allarme sulla crescita

I sindacati al governo: «Subito meno tasse su redditi e pensioni»

«Recessione nel 2009» Confindustria lancia l’allarme sulla crescita

da Milano

Confindustria lancia un nuovo allarme recessione per il 2009. È il presidente di viale dell’Astronomia, Emma Marcegaglia, ad anticipare le stime del centro studi di Confindustria: «Il pil italiano del 2009 - dice - scenderà dello 0,5%». Di recessione in Italia per il 2009 aveva già parlato l’8 ottobre il Fondo monetario internazionale, che aveva ipotizzato un passo indietro nella produzione industriale dello 0,2%. Ancora ferme, invece, le previsioni del governo contenute nel Documento di programmazione economica e finanziaria, presentato il 23 settembre scorso, che prevede una crescita dello 0,1% nel 2008 e di un incremento dello 0,5% per l’anno successivo.
«Anche noi eravamo convinti che il pil si sarebbe attestato ad un più 0,4% - precisa Marcegaglia - ma dobbiamo rivedere la previsione al ribasso». Per il presidente di Confindustria «l’impatto della crisi finanziaria sull’economia reale sarà quantificato a breve e gli strascichi sull’economia reale saranno significativi». Per questo la Marcegaglia, che tuttavia invita a non spaventarsi, chiede al governo di «affrontare bene la crisi finanziaria e soprattutto di supportare l’economia reale, le imprese e le persone che lavorano nelle imprese».
Scenario condiviso anche da Cgil, Cisl, Uil che tornano in pressing a chiedere un taglio delle tasse su salari e pensioni. La Cgil ieri ha detto di «condividere a tal punto» lo scenario di recessione anche per il 2009 da chiedere al governo «l’immediata attivazione di un tavolo con le parti sociali» per predisporre una «terapia d’urto per la crescita e per una nuova politica dei redditi, a partire dal taglio delle tasse sul lavoro». Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, ha invitato il sindacato guidato da Guglielmo Epifani a evitare conflitti con l’esecutivo.

Per il leader della Uil, Luigi Angeletti serve «un taglio delle tasse sul lavoro, a partire dalla prossima tredicesima». Sulla stessa linea la segretaria generale dell’Ugl, Renata Polverini: «Subito meno tasse per redditi fissi e pensioni e sostegno a piccole e medie imprese».

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