da Milano
Confindustria lancia un nuovo allarme recessione per il 2009. È il presidente di viale dellAstronomia, Emma Marcegaglia, ad anticipare le stime del centro studi di Confindustria: «Il pil italiano del 2009 - dice - scenderà dello 0,5%». Di recessione in Italia per il 2009 aveva già parlato l8 ottobre il Fondo monetario internazionale, che aveva ipotizzato un passo indietro nella produzione industriale dello 0,2%. Ancora ferme, invece, le previsioni del governo contenute nel Documento di programmazione economica e finanziaria, presentato il 23 settembre scorso, che prevede una crescita dello 0,1% nel 2008 e di un incremento dello 0,5% per lanno successivo.
«Anche noi eravamo convinti che il pil si sarebbe attestato ad un più 0,4% - precisa Marcegaglia - ma dobbiamo rivedere la previsione al ribasso». Per il presidente di Confindustria «limpatto della crisi finanziaria sulleconomia reale sarà quantificato a breve e gli strascichi sulleconomia reale saranno significativi». Per questo la Marcegaglia, che tuttavia invita a non spaventarsi, chiede al governo di «affrontare bene la crisi finanziaria e soprattutto di supportare leconomia reale, le imprese e le persone che lavorano nelle imprese».
Scenario condiviso anche da Cgil, Cisl, Uil che tornano in pressing a chiedere un taglio delle tasse su salari e pensioni. La Cgil ieri ha detto di «condividere a tal punto» lo scenario di recessione anche per il 2009 da chiedere al governo «limmediata attivazione di un tavolo con le parti sociali» per predisporre una «terapia durto per la crescita e per una nuova politica dei redditi, a partire dal taglio delle tasse sul lavoro». Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, ha invitato il sindacato guidato da Guglielmo Epifani a evitare conflitti con lesecutivo.
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