Federico Casabella
Torna in Regione il caso Celesia, l'ospedale di Rivarolo che, nei mesi scorsi, ha avviato una repentina opera di smantellamento per volontà dell'attuale giunta regionale. A riproporre il problema in Consiglio regionale, è stato Vincenzo Nesci, consigliere di Rifondazione Comunista, che ha chiesto spiegazioni all'assessore Montaldo sulla chiusura, in particolare, del reparto di Otorino, spostato all'inizio di gennaio a Sestri Ponente.
Nesci lamenta che l'operazione appare come un taglio finalizzato solo al contenimento delle spese, operato senza tenere conto di un reale processo di ristrutturazione della sanità in Valpolcevera. «Se non coordiniamo nei tempi corretti, - ha spiegato- creiamo solo disagi. Prima andava potenziato il Gallino e solo in seguito chiuso il Celesia». L'assessore Montaldo, ha confermato che, con la fine dei lavori nel padiglione dell'ospedale Gallino di Pontedecimo, anche oculistica e ortopedia faranno le valigie da Rivarolo, dando il via alla riconversione della struttura «ad impianto destinato alle cure intermedie e alla riabilitazione», posizione questa, criticata da Rifondazione: «È un errore tagliare a priori dicendo che nel futuro ci sarà qualcosa se non sappiamo cosa si costruirà. - spiega Nesci- Noi non vediamo nell'ospedale di vallata una priorità per la sanità ligure, anche se non siamo contrari. Privilegeremo però un ospedale in Valbisagno dove la necessità è ancora più reale e concreta. In Valpolcevera si può mantenere il Celesia e potenziare il Gallino: questo basta per garantire un servizio adeguato alla cittadinanza».
Così, l'Ospedale di Vallata torna tra i temi d'attualità dell'agenda politica, «ancora una volta sotto elezioni», secondo Matteo Rosso di Forza Italia «perché è il classico ritornello della sinistra in campagna elettorale: ma finora non hanno messo ancora una pietra, sono fermi all'iter progettuale preparato dal centro destra».
Rosso dice di condividere la protesta di Rifondazione. «Nesci ha ragione quando parla di interventi non ragionati: la miglior soluzione, in attesa che un ospedale venga realmente costruito, sarebbe di ritornare al vecchio sistema con il Celesia pronto a riprendere le sue funzioni».
Ed il problema è anche sul progetto del futuro plesso ospedaliero: per Nesci, con Rifondazione al governo della Regione, «non verrà realizzato nessun ospedale che possa essere gestito con la partecipazione dei privati: la salute non è una merce». Secca la replica di Rosso: «Per fortuna Nesci non gestisce la sanità in Liguria, il project financing è l'unico modo per poter arrivare ad avere strutture qualificate e funzionanti».
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