Alla Regione Lazio consulenza esterna all’avvocatessa candidata dall’Idv

RIPESCATA Erminia Gatti ha avuto un incarico fino alla fine della legislatura

«Nun c’è trippa pe’ gatti», recita il motto romanesco. Niente di più falso: il governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo, riesce nell’impresa di smentire perfino l’antico adagio, assegnando una sostanziosa consulenza all’avvocato molisano Erminia Gatti, esponente dell’Italia del Valori. E di valori, è proprio il caso di dirlo, ne sono in ballo diverse migliaia: 62.500 euro lordi in tutto, oltre 10mila euro al mese. Come si legge sul sito internet della Pisana, per circa sei mesi, dallo scorso 1° settembre fino alla fine della legislatura regionale in scadenza a marzo, l’esponente del partito di Di Pietro ricoprirà l’incarico di fornire consulenza legale ad Anna Salome Coppotelli presso l’assessorato alla Tutela dei consumatori e Semplificazione amministrativa. Dunque Di Pietro non abbandona mai i suoi: dell’avvocato Erminia Gatti da Campomarino, provincia di Campobasso, non si è dimenticato di certo. E mentre a ritmo quotidiano spara a palle incatenate contro caste e benefit politici d’ogni sorta, non fa troppo caso alle concessioni ai suoi protetti in luoghi lontani dalla residenza dei beneficiari.
Ma chi è la fortunata ad aver ottenuto la nomina con decreto del presidente Marrazzo n. T0527 del 24 luglio scorso? Presto detto: il giovane legale molisano è stata l’alfiere di Di Pietro alle Europee dello scorso giugno. Laureata in Giurisprudenza alla «Luiss» nel 1999, la signora Gatti in Di Giulio è specializzata in diritto amministrativo e progettazione comunitaria. Trentacinque anni, sposata con un imprenditore vinicolo, ha tre figli e un aspetto particolarmente grazioso, il che non guasta mai. Neofita della politica, è candidata al Parlamento europeo dall’ex pm nella circoscrizione Sud, dove raggranella 17.698 voti. Tanti, ma non abbastanza per non finire nell’infelice elenco dei «trombati». Ma, com’è noto, tutte le strade portano a Roma, luogo in cui conobbe il suo scopritore ai tempi in cui la Gatti lavorava presso il ministero dei Lavori Pubblici. «Gratis», a sentir lei. Intervistata pochi giorni fa dal sito web «Primapaginamolise», l’avvocato non nega di aver ottenuto un incarico «fiduciario, per nomina diretta». Poi precisa: «Non ho la presunzione di dire che sono la migliore in assoluto, ma posso dire con grande dignità che nessuno mi ha regalato niente. Nel mio caso credo di avere i requisiti richiesti e un curriculum che giustifica ampiamente la nomina».
La Gatti fa però riferimento a un incarico presso l’assessorato ai Lavori Pubblici della Pisana, retto da Vincenzo Maruccio. L’unico assessore regionale in Italia appartenente all’Idv, entrato in giunta nello scorso febbraio con un rimpasto.

In tal caso, la sua consulenza tecnico-giuridica riguarderebbe i rapporti tra ente pubblico e imprese che appaltano i lavori. Ora, delle due l’una: è il sito della Regione Lazio a riportare un errore o la Gatti ad aver fatto confusione, nonostante sia già da un mese e mezzo stipendiata con i soldi dei cittadini laziali.

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