Regione: pazze spese da «turisti per caso»

Omar Sherif H. Rida

Un piano di rientro dal deficit sanitario con tagli per circa 1,5 miliardi di euro. Un giro di vite che riguarderà un aspetto fondamentale per la quotidianità dei cittadini e che significherà, tra le altre cose, meno posti negli ospedali e meno soldi per la spesa farmaceutica. Senza contare il previsto aumento dell’Irap per le imprese, diventata ufficialmente la più salata d’Italia. Sudore e lacrime insomma quelli invocati qualche settimana fa dal presidente della Regione, Piero Marrazzo. «Non c’è una lira bamboli»: un grido di dolore lanciato a tutti i livelli, dalla triplice sindacale, agli organi d’informazione fino alle alte stanze di Palazzo Chigi.
Un grido di dolore che però, sul finire del 2005, non ha interessato «nobili» cause come la realizzazione del progetto «Tv Amazzonia/Eco Amazzonia» o riguardato terre lontane come l’Aurcania e il Mali. Laggiù infatti, i fondi della Regione Lazio sono arrivati e probabilmente, continueranno ad arrivare. Scontato paradosso? Facile retorica? Nulla di tutto ciò. Solo quanto emerge dalla lettura di un malloppo di determinazioni dirigenziali di ottobre e novembre scorsi provenienti dal «Dipartimento Territorio-Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli». Carte da cui spuntano centinaia di migliaia di euro stanziati dalla Pisana a favore di associazioni culturali per finalità lontane dal più stringente «sentire comune» (eufemismo).
Progetti che vale la pena passare in rassegna: si va dal contributo di 25mila euro a favore dell’associazione «Studi America Latina ASAL» per la realizzazione del progetto «Formazione agricola integrata per comunità ad alta concentrazione Mapuche» (determinazione n. B4704 del 14 novembre 2005), a quello già citato di 20mila euro per la realizzazione del progetto «Tv Amazzonia/ Eco Amazzonia» all’associazione culturale «La Foresta e i Popoli» giustificato - si legge nella motivazione - «dalla particolare attenzione che il progetto dedica alla conservazione dei patrimoni ambientali, culturali, etno-antropologici dei popoli della foresta».
Un’area geografica, quella del Sud America, che sta particolarmente a cuore alla Regione come testimoniano i 20mila euro per «la sostituzione del motore di un’imbarcazione ad utilizzo sociale e collettivo per la comunità della regione brasiliana del Basso e Medio Amazonas»: leggasi, 40 milioni delle vecchie lire per aggiustare una barca dall’altra parte del mondo. E cosa dire dello stanziamento (stessa cifra) a favore del «Movimento e Azione dei Gesuiti Italiani per lo sviluppo» per la «conservazione dei beni librari della biblioteca Nicolas Yapuguay a Buenos Aires»?
Tutto da interpretare è invece il contributo di ben 40.000 euro a favore del CESPI (Centro studi di politica internazionale) per lo «sviluppo di un approccio etico ai partenariati territoriali internazionali» (determinazione n. B4566 del 10 novembre 2005). In questo caso la motivazione non ci soccorre, limitandosi a magnificare «lo scopo innovativo e pilota di identificare, testare, e definire degli indicatori di analisi e valutazione della qualità dei partenariati territoriali». Ma la generosità della Pisana arriva fino in Tunisia: è di ben 50mila euro infatti lo stanziamento destinato al «Centro Internazionale Crocevia» per la «Difesa delle sementi contadine» del paese nordafricano.

Termina qui la prima puntata di questa riedizione del noto programma televisivo «Turisti per caso» (... a spese dei cittadini si potrebbe aggiungere) ideato e curato dalla Regione Lazio. Appuntamento ai prossimi giorni per nuove, mirabolanti, (dis)avventure per le tasche dei contribuenti.

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