Regione, presidente contro presidente

Paola Setti

La volta prima sbraitava, che Tizio di centrosinistra era fuori al momento del voto e Caio di centrodestra era in giro mentre avrebbe dovuto illustrare la propria interpellanza. La volta dopo deve aver somatizzato lo stress e gli è salito un febbrone che lo ha messo KO. È stato così che quando un maligno cronista gli ha detto: «Presidente, ma in quest’aula non si fa niente», lui, che pure di solito misura le parole, è sbottato: «Io non lo convoco più, il consiglio regionale». A ripensarci a freddo però, Mino Ronzitti non ha cambiato idea, anzi, gli è parsa un’ottima trovata. Mica perché i consiglieri sono indisciplinati, no, che a metterli in riga ci riesce ogni volta con un semplice per quanto sgolato: «Per cortesiaaaa».

Il problema qui è un’altro e sono tutti gli uomini del presidente, l’altro presidente, quello della Giunta, Claudio Burlando. Càpita infatti che da un mesetto le sedute inizino alle 10 e terminino alle 11, massimo mezzogiorno. Perché, ecco, dopo la prima ora dedicata a interpellanze e mozioni, nella Sala verde non c’è (...)

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