
Gentile Direttore Feltri,
leggo che l'Italia, a differenza di altri Paesi europei, si è detta contraria all'introduzione di sanzioni contro Israele. Vorrei
sapere cosa ne pensa.
Non è una presa di posizione rischiosa?
Pamela Quattrocchi
Cara Pamela, rischioso, oggi, è ciò che è giusto. Viviamo in un'epoca in cui difendere l'ovvio è diventato rivoluzionario, e l'Italia, stavolta, Dio sia lodato, ha avuto il coraggio di schierarsi dalla parte giusta. Non dalla parte dei più deboli, non dalla parte dei più forti, ma dalla parte della verità.
Israele è uno Stato aggredito. È stato colpito il 7 ottobre da un attacco terroristico sanguinario, non da un atto di resistenza. Hamas non è una Ong, è un'organizzazione jihadista che vuole sterminare gli ebrei e cancellare Israele dalla faccia della Terra, e che, per farlo, usa bambini come scudi umani, scuole come arsenali, ospedali come basi operative. Chiunque abbia un minimo di coscienza lo sa.
E allora mi domando: come si può anche solo ipotizzare l'applicazione di sanzioni contro uno Stato che si è difeso da un attacco
terroristico? Se Israele avesse lasciato correre, oggi saremmo qui a contare le teste mozzate dei bambini e le donne violentate e bruciate. Nessuno Stato al mondo, ripeto, nessuno, avrebbe tollerato un'aggressione di tale ferocia senza reagire con forza. E io dico: meno male che ha reagito.
L'Italia, stavolta, non si è piegata all'ipocrisia europea. Non ha chinato la testa davanti all'antisionismo mascherato da pacifismo. Non ha finto equidistanza tra aggredito e aggressore. Non ha avuto paura di chiamare le cose col loro nome.
Chi oggi chiede sanzioni contro Israele, è lo stesso che piange ogni giorno per l'Ucraina da un divano di Bruxelles. Ma allora, coerenza vorrebbe che se sanzioniamo la Russia per l'aggressione, dovremmo appoggiare Israele, che ha subito un'aggressione e si è difesa. Non si
può essere filo-ucraini e anti-israeliani: o si sta con gli aggrediti, sempre, o si ammette di avere due pesi e due misure, magari perché la parola Israele provoca orticarie ideologiche.
Le sanzioni a Israele sono una follia. E chi le propone non ha a cuore la pace, ma diffonde l'odio mascherato da equità, la vendetta travestita da giustizia.
Io sto con l'Italia che si schiera.
Con Israele che si difende. Con l'Occidente che resiste.Chi sta dall'altra parte, è bene che lo dica chiaramente. Ma senza raccontarci la favola del pacifismo: il pacifismo che protegge i terroristi non è pacifismo, è complicità.