
Oh! Finalmente una sinistra che ci piace! Era da tempo che l’aspettavamo e adesso è arrivata. Lo abbiamo capito quando abbiamo letto le cronache della festa dei 40 anni del sindaco di Genova Silvia Salis. Spazzati via una volta per tutte stucchevoli pauperismi e finti populismi, la sinistra di tacco e di potere si è fatta Superba e a Palazzo della Borsa che è un po’ il Billionaire di Genova - ha celebrato se stessa senza finzioni né moralismi. Eccola qui la sinistra che sognavamo: capace di divertirsi, senza ipocrisie né bolscevismi. Lei in abito blu elettrico scollatissimo, riccamente sposata a un noto regista che per CON "MONETA" € 1.50 - (+ CONSUETE TESTATE ABBINATE - VEDI GERENZA) l’occasione ha diretto uno spettacolo hollywoodiano - senza hollywoodiani purtroppo ma coi funzionari del Pd genovese, e magari poi ne verrà fuori un docufilm finanziato dal ministero della Cultura - mega party, strass, silicone, botox, Franciacorta Satèn, tartine, salato massimo e salario minimo, parcheggiatori cingalesi, camalli con Rolex, karaoke e 200 invitati: politici, magistrati, giornalisti, alti prelati, Claudio Bisio, la Pinotti, cabarettisti, rifattone e l’ex ministro Orlando... Strano non ci fossero Briatore e La Russa.
Eccola qui la sinistra vincente: quella che ha capito che essere ricchi non è una colpa, che la politica può essere anche pop, che una copertina su Vanity Fair non è un avviso di garanzia e un bel centrotavola non significa per forza un falso in bilancio. E una cena elegante può essere solo una cena elegante. Bocciato il «modello Elly Schlein», passerà quello «Silvia Salis». Una sinistra bellissima. Così uguale alla destra.