«La politica sanitaria della Regione è pericolosissima per i cittadini: adesso vogliono risparmiare persino sulla pelle dei bambini». Sandro Biasotti, alla guida del gruppo consiliare regionale che porta il suo nome, ha deciso di porsi in prima linea nella battaglia contro la recente delibera regionale in materia di medicina scolastica. Si tratta di una normativa entrata in vigore il 1° gennaio scorso che, con il pretesto di sburocratizzare la vita scolastica, ha di fatto cancellato diversi obblighi come quello - per i genitori - di presentare un certificato medico al rientro a scuola dopo una malattia del bimbo di durata superiore ai cinque giorni, di presentare un certificato di vaccinazioni eseguite regolarmente e di procedere alla disinfezione e alla disinfestazione degli ambienti scolastici. E come se non bastasse, ha eliminato la figura del medico scolastico riconosciuta essenziale da insegnanti e genitori.
«Lilli Lauro, la nostra coordinatrice femminile - spiega Biasotti - ha preso molto a cuore il problema e ha avviato una raccolta di firme per contrastare le decisioni della giunta Burlando. Inoltre come gruppo consiliare abbiamo presentato uninterrogazione alla giunta per sapere se non ritenga opportuno riesaminare e modificare quanto disposto dalla deliberazione così da garantire il diritto alla salute e alla sicurezza dei bambini e dei ragazzi che frequentano le nostre scuole». Sul tema della salute le decisioni di Burlando e dellassessore alla Sanità, Claudio Montaldo, sono destinate a diventare molto impopolari. Continua Biasotti: «Mi domando come si possa pensare di risparmiare qualche migliaio di euro sulla pelle dei più indifesi, dei bambini. Quella che Montaldo ha tentato di far passare come unagevolazione burocratica rischia di creare problemi sanitari gravi nellimmediato futuro. E poi, mi chiedo come sia possibile che le disinfestazioni vengano imposte per legge nei condomini e che si rinunci a creare un ambiente davvero sano nelle scuole per i più piccoli».
Intanto sale lindignazione per quanto accaduto allOspedale Evangelico. In un volantino distribuito nei reparti, le Rsu hanno denunciato mercoledì scorso di non aver potuto fare la manifestazione in piazza De Ferrari per il veto imposto dallassessore, che, saputo della loro mobilitazione, ha minacciato di far saltare lincontro con i vertici aziendali e la comunità valdese.
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