Cronache

La Regione taglia posti letto: primari della Asl 3 in rivolta

(...) territoriali, la creazione di circuiti terapeutici e di continuità dell’assistenza, con una integrazione programmatica ospedale-territorio». I primari sono arrabbiati perché se tutto questo è stato previsto, come mai loro non sono stati informati, visto che saranno chiamati a realizzarlo? Tanganelli fa due esempi: «Nel piano di riorganizzazione della rete regionale di cura e di assistenza, deliberato dalla giunta regionale, è prevista la chiusura del reparto di Ortopedia del Celesia che comporterà obbligatoriamente la necessità di dirottare i pazienti che nel corso dell'anno affluiscono a questa struttura (800 interventi l'anno) ad altri reparti di ortopedia che attualmente sono già in difficoltà con le liste di attesa e lo stesso dicasi per le consulenze ortopediche di Pronto Soccorso (circa 3500 in un anno) e di elezione (circa 9500 l'anno) che andranno ad affollare ed intasare ulteriormente gli ambulatori e i Pronti Soccorso degli Ospedali vicini (ad esempio l'ospedale di Villa Scassi) già in notevoli difficoltà a smaltire l'emergenza come continuamente apprendiamo sempre dai giornali». Analogamente - ricorda Tanganelli - sempre nel piano, è indicata una drastica riduzione dei posti letto nel reparto di Urologia di Voltri che già ora, senza i tagli previsti, vede pazienti urologici ricoverati in altri reparti dell'Ospedale S.Carlo e che quindi comporterà, come per i pazienti ortopedici del Celesia, la destinazione ad altri reparti urologici altrettanto affollati. «Sorge pertanto ancora una volta la domanda se siano già state approntate soluzioni a queste gravi problematiche, che rischiano di incidere notevolmente sulla qualità e la continuità dell'assistenza. Comunque i primari delle due specialità non sono stati informati né tantomeno coinvolti».


Il Collegio dei Primari Ospedalieri e Territoriali ha chiesto un incontro urgente all'assessore regionale alla Sanità e al presidente della II Commissione Regionale per far valere le proprie ragioni.

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