Regioni ricche, adesso Praga supera la Lombardia

da Roma

Non c’è alcuna regione italiana fra le prime 15 dell’Unione europea in base al Pil per abitante. I dati Eurostat per il 2004, diffusi ieri, vedono infatti la solita area londinese al primo posto, seguita dal Lussemburgo (che è così piccolo da poter essere considerato una regione), da Bruxelles e dintorni (regione di euroburocrati ben pagati), e ancora da Amburgo, Vienna e l’Île de France con al centro Parigi. Nulla d’eccezionale, fin qui. Ma la classifica delle primi 15 regioni europee vede quindi le contee del Berkshire, Oxfordshire e Buckinghamshire a Nord di Londra, al settimo posto. E ancora l’Alta Baviera, la zona di Stoccolma, l’area olandese di Utrecht e quella tedesca di Darmstadt.
Ed ecco la sorpresa: al dodicesimo posto Praga, fiorente capitale della Repubblica ceca, che dopo circa tre lustri di libero mercato riguadagna una posizione di prestigio nella classifica europea. Infine, il Sudest dell’Irlanda al 13° posto e il Nordest della Scozia al 15° segnano l’ormai piena rivincita degli ex poveri delle Isole britanniche. Purtroppo, ai piani alti della la classifica della ricchezza stilata dagli uffici statistici europei - il prodotto interno lordo pro capite è un indicatore di ricchezza piuttosto credibile - mancano le regioni italiane. Fino al 2003, la provincia autonoma di Bolzano stava nelle top ten; ma nel 2004, anno delle rilevazioni presentate ieri, al primo posto fra le regioni italiane è ritornata la Lombardia. Non è però fra le prime quindici, come abbiamo visto.
La parte italiana della classifica vede, dopo la Lombardia e la provincia di Bolzano, il Lazio al terzo posto, l’Emilia Romagna al quarto, la Val d’Aosta al quinto. Le prime quattro superano comunque la soglia di alto livello, che Eurostat calcola al 125% della media europea. Invece, sotto il 75% della media - ammesse quindi ai fondi strutturali che l’Unione distribuisce alle aree più povere - restano ancora quattro regioni italiane: la Sicilia, la Campania, la Calabria e la Puglia.

Certo, le regioni europee più povere in assoluto sono ancora molto lontane dalle nostre aeree meno sviluppate: il Nordest della Romania, «maglia nera», è al 24% della media europea. Le 15 regioni con il reddito pro capite più basso sono concentrate nell’Europa dell’Est, in Romania, Bulgaria e Polonia.

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