
Le Iene hanno trasmesso l'intervista al "supertestimone" del caso di Garlasco, indicato con il nome fittizio di “Carlo”. Il servizio è stato registrato prima che i militari dragassero il torrente di Tromello: è stata questa testimonianza a spingerli a farlo. L'uomo ha raccontato di aver incontrato, poco dopo l'omicidio, in ospedale una donna di Tromello che abitava vicino alla casa della nonna materna delle gemelle Cappa. La donna gli riferì di aver visto una delle gemelle Cappa agitata, intenta a entrare nella vecchia casa di sua nonna con una borsa pesante il giorno dell'omicidio. Contrariamente a quanto riportato dai giornali, Le Iene spiegano che il "supertestimone" non ha mai parlato di un alare da camino e aggiunge che la donna gli disse che le gemelle non erano mai state viste lì prima e che l’episodio l’aveva colpita molto.
"Lo faccio perché sono un cristiano credente e praticante e mi porto un peso sul cuore", ha esordito l'uomo. "Dopo una settimana l'avvocato dei Poggi mi ha chiamato", prosegue l'uomo, spiegando che il legale gli avrebbe detto "dammi una mano". Quindi prosegue che la donna incontrata in ospedale gli avrebbe detto: "Ho visto una delle due gemelle, era disperata, trafelata. Non riusciva a infilare la chiave nella porta" e "portava con sé una borsa pesante". Inoltre, la donna avrebbe specificato al "supertestimone" che "quelle ragazze non sono mai venute, è la prima volta". Erano le "13 quel giorno" e, prosegue l'uomo, non sarebbe uscita successivamente con quella borsa. "Ho chiamato l'avvocato, gli ho detto 'ho notizie sulle sorelle Cappa'", ha continuato "Carlo", aggiungendo che però l'avvocato l'ha bloccato dicendo: "Non si può presentare questa cosa e seguire un'altra pista". Da quel momento, ha detto ancora Carlo, "non ha voluto sapere niente di questa storia". E aggiunge: "Siccome lui è amico di famiglia Cappa non ha voluto sapere niente". Il "supertestimone" ha spiegato che le donne che sono state sue fonti all'epoca, già anziane, ora sono decedeute.
Le Iene hanno sentito anche la mamma di Andrea Sempio: "Una ragazza che vive nella stessa via ha raccontato che alla domenica Chiara e la cugina litigavano. Lo raccontava sul posto lavoro". Ma quella donna pare non disse nulla, negandolo anche alle stesse Iene che l'hanno incontrata. "Questo è un paesino dove la gente spettegola ma quando ci sono le cose da dire non si dicono. Ci sono tante, tante cose che non tornano. La gente di Garlasco le ha notate tutte", ha detto ancora la mamma di Sempio. "Qui si parla di volontà, non di errori", dice un cittadino di Garlasco sentito dall'inviato de Le Iene. Sono stati poi trasmessi alcuni messaggi vocali mandati da una selle sorelle Cappa a un conoscente che si occupa di management e che con la cugina di Chiara Poggi ha avuto interlocuzioni fino a poco tempo fa. Con lui ha parlato di come vestirsi per andare in procura, delle scarpe da indossare e del "cappotto da 1400 euro" ma ha anche rivelato alcuni particolari maggiormente inerenti l'indagine. Cappa dice in uno dei vocali che sua madre le avrebbe detto che "c’è stata una sola chiamata tra lui (Sempio, ndr) e Chiara", non tre come riferiscono le fonti sentite dai giornali.
E ancora, tra i vocali trasmessi da Le Iene non ci sarebbe la frase "abbiamo incastrato Stasi", ma: "Carabinieri ecc. Avevano chiesto a mia sorella di aiutarli a incastrare Stasi, ok?". E parlando di sua sorella, Cappa dice che in questi giorni "non ragiona, è andata fuori di testa. È impazzita".
Quindi, il messaggio in cui promette rivelazioni: "Non ho mai aperto bocca però il giorno che la apro voglio essere pagata fior di milioni, quello che la Ferragni ha guadagnato in questi anni lo guadagnerò in una volta sola".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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