
La vittoria dello Scudetto potrebbe comunque non cambiare il destino delle panchine in lizza per il tricolore. Da una parte Antonio Conte che sembra sul pronto di eruttare come il Vesuvio al termine del campionato, dall'altra Simone Inzaghi che è diventato corteggiassimo tra Premier League e club sauditi dopo aver pilotato l'Inter alla finalissima di Champions League. Entrambi sono coscienti del grande lavoro fatto e del loro valore: motivo per cui sanno benissimo di avere parecchi estimatori. Su Conte c'è da tempo in pressing la Juventus, che si è amaramente pentita di averlo scartato un anno fa di questi tempi per puntare sulla scommessa (persa) Thiago Motta. Una scelta quella di Giuntoli che, col senno del poi, grida vendetta. Tanto che ora in casa bianconera sono tornati alla carica per riportare all'ovile il condottiero salentino, per il quale sarebbe pronto un triennale e pieni poteri. Con il compito di riportare la Vecchia Signora dopo cinque anni deludenti al vertice del campionato italiano. Missioni che per uno come Conte diventano possibili; mentre a Napoli il feeling con Aurelio De Laurentiis è calato, decisamente, negli ultimi mesi. Soprattutto dopo il mercato invernale e il mancato acquisto di un elemento di livello per rimpiazzare Kvaratskhelia il rapporto tra i due si è sfilacciato. Tanto che il Napoli ha già sondato in maniera importante Max Allegri per cautelarsi in caso di addio di Conte. Col tecnico livornese che avrebbe già dato importanti segnali di apertura verso il club azzurro per un biennale con opzione per il terzo anno.
A proposito di contratti: nella prima settimana di giugno è attesa la firma di Simone Inzaghi sul prolungamento dell'accordo con l'Inter. Avanti insieme fino al 2027 con ritocco dell'ingaggio dagli attuali 6,5 a 7,5 milioni a stagione più bonus. Il giusto premio per la grande annata disputata dai nerazzurri (comunque vada a finire...). Con Simone che l'anno scorso aveva declinato le avance del Manchester United e di una big spagnola; mentre adesso sembra poco propenso ad ascoltare quelle inglesi (Tottenham e Chelsea) e men che meno il ricco assalto arabo dell'Al Hilal (gli ha offerto un triennale da 20 milioni a stagione). Inzaghi sta bene a Milano e intende proseguire il suo percorso alla guida dei nerazzurri, che intendono tenersi stretti il proprio allenatore.
Restando in tema di panchine: aumenta la fiducia dell'Atalanta per trattenere Gasperini a Bergamo. I dirigenti della Dea sono in pressing per blindarlo fino al 2027 con opzione per il 2028. Con buona pace della Roma che aveva messo Gasp nel mirino e ora dovrà virare altrove nella ricerca all'erede di Ranieri.
Sir Claudio, infatti, ha ribadito la volontà di smettere al termine di questa stagione. Da escludere categoricamente - come anticipato ieri da Il Giornale - il nome di Klopp, che continuerà a fare da coordinatore delle squadre della galassia Redbull.
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