RENATA, RENATA, RENATA

Oggi parla Sandro Biasotti e, in attesa di sentirlo, ribadisco il mio pensiero: al momento è lui il candidato migliore per il centrodestra a Genova, sia in Comune, sia in Provincia. Soprattutto - visto questo centrosinistra squassato da liti continue e da risentimenti reciproci - è il candidato che può vincere. Anche agevolmente, visto che è un fuoriclasse rispetto a quelli che propone il centrosinistra.
Il problema è che Biasotti, che mira alla rivincita alle regionali, potrebbe confermare il suo «no» alla candidatura. E allora bisognerebbe cercare un Biasotti in grado di vincere una battaglia che sembrava impossibile. Fra tutti i nomi usciti in questi mesi, l’unico che mi sembrava di una caratura superiore era quello di Stefano Messina - che abbina capacità, freschezza, simpatia, gioventù e impoliticità - ma anche lui ha declinato l’invito. Altri nomi sentiti fanno rabbrividire: c’è gente che farebbe fatica ad essere eletta all’assemblea del condominio. E allora, vale la pena di guardare in campo femminile. L’idea di puntare sullo charme, l’eleganza e il fascino di Savina Scerni, trasversale quanto basta, è inciampata contro la sua indisponibilità; Raffaella Della Bianca è indispensabile al nuovo partito messo in piedi da Michele Scandroglio; Monica Magnani, nome peraltro sparito negli ultimi tempi dai totosindaco, avrebbe la selvaggeria e la sfrontatezza, quasi l’incoscienza, giovanile per sedurre anche zone difficili. Certo, dovrebbe migliorare come affabulatrice, ma il suo personaggio costituirebbe comunque una rottura per una città abituata ai twin set e ai tailleurini. Volete mettere Monica con Margini? O Savina con Zara?
Ma, probabilmente, senza Biasotti e senza un Biasotti, la migliore candidata - senza soluzione di continuità fra Comune e Provincia - è Renata Oliveri. L’ex assessore (assessora?) regionale al Bilancio ha dalla sua un’indiscutibile capacità tecnica; è brava a fare capire le cose difficili con parole facili; non si è mai fatta coinvolgere nelle beghe della Casa, riuscendo sempre a volare sopra gli altri; ha dimostrato una grande capacità amministrativa, riuscendo ad esempio a recuperare tutti i fondi europei. E poi, la Oliveri viene da un mondo che non è polista in senso stretto, ma potrebbe allargare il consenso ad alcuni ambienti moderati di centrosinistra.


Certo, anche lei non è perfetta e - se sarà candidata - dovrà uscire dal suo giro di frequentazioni per andare negli altri mondi. I mondi esplorati in passato solo da Sergio Castellaneta, l’unico capace di uscire dai quartieri alti per andare nei quartieri in alto, le alture. L’unico arrivato ad un passo dalla vittoria.

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