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La "resistenza" dei negozi: aperti il 25 aprile

I turisti non resteranno delusi: in tanti avevano protestato per la serrata di Pasqua e Pasquetta

Negozi aperti anche il 25 aprile. Non sarà un obbligo ma un’opportunità per i commercianti milanesi. Lo chiarisce subito l’assessore alle Attività produttive del Comune Giovanni Terzi che ieri ha firmato l’ordinanza che consentirà a negozi, bar e ristoranti di tutta la città di poter lavorare anche nel giorno festivo, in deroga alla legge regionale. E si aspetta come l’anno scorso le proteste dei sindacati e dell’Anpi. Ma «mentre tutta l’Italia sta soffrendo per il periodo di criticità economica, offrire anche questa possibilità in più per chi lo vuole di tenere aperto e guadagnare mentre la città sarà invasa da visitatori mi è sembrata la strada più giusta». Per il secondo anno dunque ok alle serrande alzate nel giorno in cui si festeggia la Liberazione e sfila il corteo dell’Anpi nelle strade del centro fino a piazza Duomo. Un anno fa la scelta era dettata anche dalla concomitanza con il Salone del Mobile, ma «ci saranno tanti turisti anche il prossimo weekend» è convinto Terzi. E ha ben presenti le polemiche seguite alla serrata di Pasqua e pasquetta, con gli stranieri inferociti per il sogno sfumato di fare shopping. Pure i negozianti sono stufi di sentirsi dare addosso, quando sarebbero ben contenti di fare cassa. «Ho ricevuto molte richieste da parte dei commercianti che stanno vivendo un grave momento di difficoltà economica e francamente non me la sento di negare loro questa opportunità» ribadisce Terzi.
Soddisfatta l’Unione del commercio. Giorgio Montingelli, delegato per il territorio dell’associazione, assicura che «l’adesione almeno in centro e nelle vie commerciali sarà sicuramente alta». Anche se va già oltre, e fa presente come la stessa deroga servirebbe, anzi sarebbe addirittura più importante, per il Primo Maggio visto che cadrà di sabato, il giorno di maggior vendita per i negozi della città. «Sarebbe molto pesante per i commercianti tenere chiuso» ammette Montingelli. Su questo Terzi è pronto a discutere ma con il coinvolgimento anche dei rappresentanti di categoria: «Convocherà al più presto un incontro con l’Unione del commercio e i rappresentanti sindacali e prenderemo di comune accordo una decisione». Soddisfatti anche i commercianti della Galleria. Il presidente dell’associazione Il Salotto Rossana Galli ringrazia «il sindaco e l’assessore, ci siamo battuti e ci abbiamo sperato fino in fondo perchè lavorare il 25 è una grossa opportunità, il turismo in questo periodo è buono. Stiamo facendo il possibile per riqualificare la città e non vogliamo essere pensalizzati».


Sulla partecipazione al corteo dell’Anpi c’è ancora riserbo da parte delle istituzioni, anche se il sindaco Letizia Moratti e il governatore Roberto Formigoni - che saranno con i gonfaloni del Comune e della Regione al teatro alla Scala il 24, per il discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del 65esimo anniversario della Liberazione - difficilmente saranno in piazza. Dovrebbe sfilare con la Brigata Ebraica invece il presidente della Provincia Guido Podestà, che sarà c anche alla Scala sabato e avrà un incontro privato con Napolitano anche domenica mattina a Palazzo Isimbardi.

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