Caserta - Gli agenti del Ros di Caserta stanno eseguendo 46 ordinanze di custodia
cautelare in diverse regioni del paese, nell'ambito di un'operazione contro il traffico
internazionale di sostanze stupefacenti. Le ordinanze sono state emesse dalla Procura distrettuale antimafia di
Napoli, con l'accusa di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
L'operazione si sta svolgendo in cinque regioni italiane: Campania, Emilia Romagna, Lazio,
Umbria e Lombardia.
L'indagine, che aveva già permesso di effettuare 21 arresti, ha consentito di infliggere un
duro colpo a un network criminale nigeriano che dal Togo, dal Burkina Fasu e dalla Turchia
inviava cocaina ed eroina in Europa utilizzando centinaia di corrieri, nei confronti dei quali
esercitavano una vera e propria schiavitù psicologica.
Gli investigatori hanno accertato che l'organizzazione eseguiva riti vudù per propiziare le
esportazioni di droga.
L'organizzazione
di trafficanti nigeriani sgominata dai carabinieri si serviva di una fitta rete di pusher stranieri ma anche di italiani. Una vera e propria organizzazione transnazionale che in Italia aveva messo radici e che in
Campania aveva raggiunto una intesa preventiva proprio con i clan della camorra per poter
spacciare ingenti quantitativi di cocaina. Tra Castel Volturno (nel casertano), Licola e
Qualiano (nel napoletano) i trafficanti nigeriani avevano le loro basi operative.
A portare la droga in Italia, come accertato nel corso degli ultimi due anni di indagini,
sarebbero state decine di corrieri che ingerivano fino ad un chilogrammo di stupefacenti,
suddiviso in ovuli. Una scelta non casuale: in questo modo i narcotrafficanti nigeriani
riuscivano a limitare i danni in caso di sequestro da parte delle forze dell'ordine. È emerso,
infine, che i corrieri non sapevano, fino all'ultimo momento, né dove erano diretti né quando
sarebbero partiti.
Due arresti a Cagliari Cinque chili di cocaina pura al 97% sono stati sequestrati dalla squadra mobile di
Cagliari, che ha arrestato due presunti corrieri, al termine di lunghe indagini cominciate alla
fine del 2005.
Con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti sono finiti nel carcere di Buoncammino
Pierantonio Porru, un emigrato sardo di 45 anni che lavorava in un ristorante in Germania, e
una donna originaria di Ancona, Maristella Staroni, 40 anni, impiegata a San Paolo del Brasile,
entrambi incensurati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.