Revisioni catastali, l’Arpe: «Intimazioni illegittime»

Il Campidoglio ha avviato la revisione degli estimi catastali per circa 100mila abitazioni a Roma. A questo proposito, l’Arpe-Federproprietà e l’Uppi hanno chiesto un immediato incontro con il sindaco Veltroni «per chiarire - dice una nota delle associazioni dei proprietari - i gravi profili di illegittimità contenuti nelle intimazioni che in questi giorni stanno pervenendo ai cittadini proprietari di immobili accatastati A4 e A5. Oltre la retroattività delle intimazioni di pagamento per gli eventuali aggiornamenti Ici, si contesta l’esiguità del termine concesso ai cittadini per ottemperare». Sempre sul fronte casa, allo scopo di limitare i danni derivanti dalle continue proroghe degli sfratti, il segretario generale dell’ Associazione Romana della Proprietà Edilizia (Arpe), l’avvocato Giuseppe Magno, sollecita i piccoli proprietari di immobili a utilizzare la legge n. 89 del 24 marzo del 2001, cosiddetta Legge Pinto, per far valere il proprio diritto di disporre delle loro proprietà. Il segretario dell’Arpe sottolinea la mancanza di garanzie nei confronti dei cittadini proprietari di immobili affittati, che non riescono a rientrare in possesso delle loro case. Ora, invece, è possibile chiedere allo Stato il risarcimento dei danni patrimoniali subiti nel corso degli anni proprio a causa del continuo ricorso a proroghe degli sfratti.

«Anche se molti cittadini - fa notare Giuseppe Magno - credono poco a questa possibilità, a causa della crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni in genere e della giustizia in particolare, abbiamo il dovere di ricordare loro che questa strada è percorribile e può portare a risultati importanti». Per questo l’Arpe mette il suo ufficio legale a disposizione degli interessati.

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