6 RICARDO. Un paio di parate valgono un gol in meno che da più sostanza al Portogallo.
5,5 MIGUEL. Il suo motto? Il pericolo è il mio mestiere: ad ogni intervento non sai cosa possa combinare. Anche quando avanza sono timori continui.
6,5 F.MEIRA. Solido, rassicurante, soffre un po Kuyt, il più bravo in acrobazia. E picchia meno di altri suoi compagni. E infatti è tra i pochi a non farsi ammonire.
6 CARVALHO. Muro non sempre granitico: eccellente negli anticipi, un po meno nel tener a bada luomo ma alla fine raggiunge la sufficienza.
5 NUNO VALENTE. Acchiappafantasmi in versione terzino. Un po troppo pericoloso in acrobazia: per lincolumità avversaria.
4 COSTINHA. La stupidità al potere. Gli piace picchiare e non si ferma mai. Poi ci mette un fesso fallo di mano. E vede rosso.
7,5 MANICHE. Emblema del centrocampista universale e didascalico nel gioco. Strapotente fisicamente e nel tiro. Il gol è una chicca che vale i quarti.
5,5 FIGO. Rischia di farsi cacciare per un colpo di testa in tutti i sensi. Poche giocate di qualità.
6,5 DECO. Fatica a trovare spazi, sbaglia molto allinizio, quasi mai passa lavversario, ma dal gol di Maniche in poi infila giocate dautore e una espulsione.
6 C.RONALDO. Se ne va piangendo dopo aver sofferto una malefica bastonata da Boulahrouz. Esagera con la vena da giocoliere, ma il gol è anche figlio suo.
Dal 33 pt SIMAO 5. Un po carta velina.
6 PAULETA.
Dal 1 st PETIT 6. Entra e picchia, poi si preoccupa del resto.
All. SCOLARI 6. Vittoria con troppe ferite. Però la squadra gioca.
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