Le ricchezze della Catalogna: alta cucina e grandi architetti

Le ricchezze della Catalogna: alta cucina e grandi architetti

Se, come sosteneva l'architetto spagnolo Antoni Gaudí «la linea retta è la linea degli uomini, quella curva la linea di Dio», un itinerario ideale alla scoperta della Catalogna non può che essere circolare, per scoprire come in una scatola magica il territorio intorno alla capitale Barcellona e fare esperienze singolari e autentiche, adatte a tutta la famiglia. La Catalogna infatti non offre solo il mare e le spiagge o le splendide architetture moderniste firmate Gaudì, ma è una destinazione particolarmente versatile, in grado di accontentare davvero tutti. Chi preferisce camminare, potrà cimentarsi lungo i Caminos de Ronda, una delle strade costiere più lunghe del Mediterraneo, mentre gli appassionati di motori andranno sicuramente in pellegrinaggio a visitare il Circuit de Catalunya (www.circuitcat.com/es) che ospita le gare di Formula Uno e Moto GP (la visita guidata si può fare tutto l'anno, compresa la zona dei boxes, il paddock e la foto-ricordo sul podio).
Gli amanti della buona tavola, invece, non potranno mancare la sosta a Girona nel «miglior ristorante del mondo per il 2013», secondo la classifica recentemente stilata dal «The world's 50 best restaurants»: si chiama El Celler de Can Roca (www.cellercanroca.com) e propone una cucina «free-style» che coniuga le ultime tecniche scientifiche in fatto di preparazione degli alimenti con i piatti tipici della cucina catalana. Un'esperienza da favola. Un altro buon indirizzo per intenditori è il ristorante Marina Can Coll di Vilanova i la Geltru (passeig Maritim 68) che offre uno squisito «ranxo marinero» a base di «gibrellada de peix» (casseruola di pesce), fideus e arros, il pasto tipico dei pescatori con pesce freschissimo, riso e pasta passati al forno.
Ma la gastronomia non è l'unico buon motivo per visitare la piacevole cittadina balneare di Vilanova, che si trova nella «comarca» (distretto) del Garraf a poca distanza dalla più celebre Sitges, circa 40 chilometri a sud di Barcellona. Oltre alle sue immense spiagge di sabbia e all'attrezzatissima stazione nautica dove praticare vela, windsurf, canoismo o sci d'acqua qui si trovano due piccoli musei che valgono il viaggio. Il primo è la biblioteca-museo Victor Balaguer, uno scrittore, politico e mecenate del secolo scorso che ha raccolto migliaia di quadri di autori come El Greco, Goya, Ribera e Sorolla e oggetti preziosi, perfino una mummia egizia. L'altro è il museo del Ferrocarrill che ricostruisce la storia della ferrovia in Catalogna a partire dal 1848 ma soprattutto ospita una sessantina di locomotive e vagoni antichi di varie epoche che fanno la gioia di bambini e adulti.
Il vicino distretto collinare del Penedès è invece il regno dell'enologia. Qui c'è un paese speciale, Sant Sadurní d'Anoia, che è la piccola capitale del Cava, lo spumante catalano. La sua storia, la sua elaborazione, la sua cultura e lo spirito di festa che conserva (come la grandiosa festa folcloristica della Filossera in programma ogni anno a settembre) vengono tramandate da generazioni nelle tante cantine della zona. Una delle più grandi e interessanti da visitare è quella di Codorniu (www.codorniu.com), dal nome di una dinastia di viticoltori nata nel 1551. Per girare i suoi 30 chilometri di cantine sotterranee distribuite su quattro piani non bisogna soffrire di claustrofobia, ma in compenso i visitatori possono salire su un comodo trenino elettrico e alla fine del percorso degustare una dei 43 milioni di bottiglie prodotte da questo gigante dell'enologia catalana. Anche l'Espacio Chocolate Simon Coll regala dolci sorprese al turista goloso che, seguendo un emozionante racconto multimediale, impara anche i segreti della tradizione del cioccolato artigianale che qui risale al 1840.
C'è molto da scoprire e da vedere anche nelle antiche terme romane di Caldes de Montbui o a San Pol de Mar, Mataró e Argentona nella zona del Maresme che fu la destinazione di vacanza dei borghesi di Barcellona all'inizio del '900 e quindi conserva molti esempi di architettura liberty. E tra una visita al faro di Calella, al Parco Archeologico delle miniere preistoriche di Gavà o alla Fondacion Palau y Fabre, allestita a Caldes d'Estrac dal biografo amico di Picasso, bisogna assolutamente trovare qualche ora per vedere anche la Colonia Güell di Santa Coloma de Cervelló, un paese-modello costruito a partire dal 1890 per i lavoratori della fabbrica tessile di Eusebi Güell. Il tutto sotto il segno di Antoni Gaudí, che realizzò qui anche una chiesa davvero spettacolare.
Per arrivare nella regione di Barcellona comodi e convenienti i collegamenti da Milano, Roma e Venezia di Vueling (www.vueling.com)
Per informazioni: Catalan Tourist Board, tel. 02.87393573, www.

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