Nel mondo sono almeno 200 milioni le donne colpite da osteoporosi. Circa un milione e mezzo di italiane ne soffre in forma severa. Quando la malattia raggiunge questo stadio, ossa che si frantumano o schiacciamenti vertebrali sono le complicanze più pesanti. Va detto che le fratture non possono essere «riparate» e portano ad un progressivo incurvamento in avanti (cifosi) della schiena unite a dolore acuto per 2-3 mesi e cronico legato alla cifosi della colonna. Ma non solo. Per questi pazienti è anche molto elevato il rischio di avere nuove rotture vertebrali, con un effetto domino che spesso, nel giro di pochi anni, è causa di disabilità.
Oggi la ricerca farmaceutica offre nuove soluzioni. La novità è un prodotto, un ormone umano (paratiroideo) ottenuto per tecnologia ricombinante e destinato al trattamento dellosteoporosi grave. «Lormone paratiroideo è in grado di stimolare la crescita di un nuovo tessuto osseo e di ridurre il rischio di fratture, anche in forme molto gravi di osteoporosi», spiega Silvano Adami, professore ordinario della cattedra di reumatologia alluniversità di Verona.
Ricerca Si riduce il rischio di fratture grazie a un ormone biotecnologico
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