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Ricominciamo da tre. A zero

L’anno è venuto ed è già uno schifo. Belin, perdere a Zena rossoblù ci sta, e del resto non ci vinciamo da un secolo. Peggio per noi, un’altra dumenega da archiviare, lontano dai giornali e dalle tv. In uno striscione dedicato a De André c’era scritto: Avevi ragione tu. Come dargli torto. Ragazzi, prendere appunti: loro ci hanno messo quel cuore che noi abbiamo smarrito, che non ha prezzo e che certamente nessun mister X può comprarci. Non al denaro, non all’amore né al cielo però possiamo appellarci per capire questo torello che puzza di vecchio. Le buone intenzioni di WAN si perdono sulla via del campo, se poi quelle microscopiche gocce di talento alternato di Rosina e Dzemaili si sprecano per colpa del solito Fannullone là davanti, hai voglia a insistere coi soliti schemi. Non se ne esce. Ricominciamo da 3 (a zero) per non illuderci che il 2009 viaggerà in direzione ostinata e contraria rispetto all’orrido bisesto 2008. Lo dicono gli stessi errori fotocopia da pollo sui gol, roba da meritarci come sponsor il Chicken Gourmet di McDonald’s. D’altronde, la cattiva strada è già battuta, ed è sempre più facile da percorrere. Qualcuno dirà, ne sono certo, che a distrarci sono state le sirene del nuovo potenziale padrone. Già, la leggenda di Natale. Chiunque sia, continuando così magari gli farete cambiare idea. Ci vuole un bagno di umiltà, come direbbe De André, nell’acqua della chiara fontana.

Anche se a noi forse basterebbe Acquafresca.

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