Se nè andato il 22 gennaio 1990 e nel ventennale della scomparsa di Giorgio Caproni la Provincia di Genova ricorda il poeta nel foyer del Teatro della Corte oggi alle 17. Caproni è stato uno dei più grandi poeti del Novecento, uno straordinario «pastore di parole» delle quali il suo linguaggio poetico ha liberato lessenzialità e lautenticità, riscattandole dalla condizione di impenetrabili grovigli di simboli che troppo spesso soffocano e tradiscono la realtà.
Lincontro, promosso dallassessorato alla cultura della Provincia con lo Stabile di Genova, prevede letture caproniane degli allievi della scuola di recitazione del teatro e il commento della professoressa Adele Dei dellUniversità di Firenze a «La caccia», dalla raccolta «Il franco cacciatore» (con riferimento al Freischütz di Weber amatissimo da Giorgio Caproni) che esprime linesauribile unicum del poeta sul distacco da ciò che si ama, il senso di solitudine, il ricordo e il viaggio, in una dimensione desolata, senza più tempo, luogo metafisico degli interrogativi ultimi delluomo e della lotta con i suoi fantasmi.
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