Fabrizio de Feo
da Roma
«A manifestare a Roma ci sono alcuni uomini del governo fra cui anche due sottosegretari allEconomia che hanno scritto con Padoa-Schioppa la Finanziaria. È nata unaltra figura: il sottosegretario di lotta e governo. Con lItalia di Prodi nulla può destare meraviglia». Lironia del presidente dei senatori di An, Altero Matteoli, è la cifra che caratterizza quasi tutti i commenti degli esponenti della Cdl alla manifestazione dei precari a Roma.
Una scelta quasi obbligata di fronte al paradosso di un esecutivo che, con alcuni suoi esponenti, manifesta contro se stesso. «Cosa penso della manifestazione di oggi? Mah, direi un caso clinico più che politico» dichiara il segretario Udc, Lorenzo Cesa. «Nel governo emergono casi preoccupanti di doppia personalità. La verità, battute a parte, è che uomini di governo protestano contro se stessi, siamo allassurdo. Continuando così il Paese reale va a picco». E Fabrizio Cicchitto: «Abbiamo raggiunto il massimo del ridicolo».
Per Paolo Bonaiuti «agli osservatori stranieri questa sinistra di Piazza Navona ha mostrato oggi il suo vero volto confuso, velleitario e confusionario che lha portata a formare, assieme a Prodi, il peggior governo del dopoguerra». E se Gianfranco Fini, commentando la presenza in piazza di esponenti del governo parla di «fatto senza precedenti», lazzurro Maurizio Sacconi si chiede «se al Senato riusciranno a far sfilare i senatori a vita per cancellare le norme volute da Marco Biagi. Questo è un altro grande motivo per sollecitare lItalia migliore a reagire perché oggi in piazza è scesa lItalia peggiore per sollecitare il governo a dare il peggio di sé. E non a caso Damiano ha subito annunciato un intervento legislativo rivolto a ridimensionare drasticamente limpiego dei contratti a termine che pure hanno incoraggiato nuova occupazione». Una preoccupazione rilanciata anche dal leghista Roberto Maroni. «Ci opporremo con tutte le nostre forze alla richiesta della sinistra radicale di cancellare la legge Biagi» assicura Maroni. «Sarebbe un grave danno per le imprese e per gli stessi lavoratori. Cancellare la flessibilità non significherebbe una riduzione della precarietà ma solo un aumento del lavoro nero».
Al coro dei parlamentari che mettono il dito nelle contraddizioni della sinistra partecipa Chiara Moroni che definisce «ridicoli e caricaturali» gli esponenti della maggioranza presenti al corteo.
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