I suoni giusti, le parole giuste. E, naturalmente, qualcosa da dire. "Quando mi chiedono perché non ho fatto album per diciotto anni dal mio ultimo di inediti, mi sembra ovvio rispondere: perché non avevo qualcosa di importante da dire". Francesco Baccini è così, genovesità in purezza, nessuna retorica, e l'onestà di spiegare che un mestiere come quello del cantautore non può scorrere per inerzia. Da ieri negli store digitali e in radio il suo nuovo singolo Matilde Lorenzi (Edizioni Azzurra Music) racconta in modo originale la giovane sciatrice scomparsa a causa di una tragica caduta in allenamento in Val Senales, un mese prima di compiere i suoi vent'anni. Nessuna commemorazione addolorata, bensì un raggio di sole in musica: "Sono allergico alla retorica dice il cantautore genovese -. Volevo raccontare come Matilde scoprì lo sci, come capì che sarebbe diventato il suo mondo. Volevo che Matilde continuasse a vivere in questa canzone. L'ho pensata così, viva e solare: avevo un giro armonico al pianoforte che mi stava in testa da qualche tempo, ma solo il pensiero di Matilde ha messo tutto in ordine".
A far scoccare la scintilla, una proposta: quella del regista Paolo Galassi che chiese a Francesco Baccini di comporre un brano per il suo docufilm sportivo, in uscita a novembre, Kristian Ghedina: storie di sci (Galassi ha realizzato anche il videoclip legato al brano. "In Matilde ho visto anche qualcosa della mia giovinezza continua Baccini - così come suo padre intuì il talento e la mise sugli sci, i miei genitori, papà un portuale e mia mamma casalinga, intuirono che ero portato per la musica. Mio padre lavorava alla domenica per pagarmi le lezioni di musica, che negli anni '60 erano roba da ricchi". La famiglia di Matilde ha gradito: "Ci siamo conosciuti, abbracciati dice il cantautore Mi hanno detto di aver rivisto Matilde". Oltre alla storia, la musica: "In questo brano - spiega Baccini - suonano 60 persone: un'orchestra di archi, una di fiati, un coro gospel e i musicisti della band. Volevo una canzone che avesse suoni svincolati da una particolare epoca".
Missione riuscita:
ascolti Matilde Lorenzi e la chitarra, il piano, i suoni caldi della verità ti convincono che avresti potuto ascoltarla vent'anni fa come tra vent'anni. E "sulle stesse corde sarà il mio nuovo album, che uscirà a inizio 2026".