Napoli - "Lo sa come misuro il mio tempo a Napoli? In tonnellate. Ogni minuto che perdo, 5 tonnellate in più sul disastro". Il Commissario per l’emergenza rifiuti in Campania, Gianni De Gennaro, cerca di quantificare in tonnellate l'entità dell'allarme. Inutile. Blocchi e proteste hanno continuato a infestare la Campania per ribadire il "no" alle disposizioni previste dal Piano De Gennaro per uscire dall’emergenza rifiuti.
Proteste contro la riapertura delle discariche Ancora presidi di cittadini a Villaricca, dove è stata autorizzata la riapertura della discarica in località Riconta, e nelle vicinanze dei due siti di stoccaggio individuati in provincia di Napoli. Prosegue, infatti, la "vigilanza" dei residenti sia a Marigliano che nell’area orientale del capoluogo partenopeo. Il comitato "Napoli Est", insieme a una delegazione di "Officina 99", continua a manifestare per impedire che l’area dell’ex Manifattura tabacchi sia utilizzata come sito in cui depositare, anche se provvisoriamente, l’immondizia. Intanto anche il sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta, ha ricevuto l’ordinanza che dispone, come previsto dal consiglio dei ministri, la riapertura della discarica di Difesa Grande. Una riapertura che dovrebbe essere garantita fino al 30 aprile, ma che certamente non è bene accetta dai cittadini dell’Avellinese anche perché, sempre in Irpinia, è già stata individuata l’area in cui realizzare il sito di Savignano.
Beneventato sotto scacco Per protestare contro la riapertura della discarica di "Tre Ponti" (Montesarchio) i comitati civici hanno bloccato la statale Appia, la sola strada che può collegare Benevento a Caserta e Napoli, e la linea ferroviaria che unisce Benevento al capoluogo campano. Quello di "Tre Ponti" è uno dei siti di sversamento di rifiuti individuato dal piano per la fuoriuscita dall’emergenza del commissario Gianni De Gennaro: la discarica - già utilizzata per "seppellire" circa 400mila tonnellate di rifiuti - dovrebbe ora ospitarne altre 21mila. Il blocco è stato tolto solo intorno alle due di pomeriggio, quando i manifestanti si sono trasferiti nel presidio permanente, allestito avanti la discarica.
Cresce la tensione Aumentano i disagi per la circolazione stradale: i manifestanti hanno improvvisato blocchi lungo le arterie secondarie in modo da isolare completamente la Valle Caudina. Intanto il sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo, è stato convocato in prefettura a Benevento, dove si è presentato accompagnato da alcuni amministratori locali e da rappresentanti dei comitati civici. Alla delegazione di Montesarchio, secondo quanto si è appreso, sarebbe stata chiesta la collaborazione istituzionale al fine di convincere i manifestanti a rimuovere i blocchi stradali e a sedare la protesta.
I manifestanti: "Manca la fiducia nelle istituzioni" Izzo non è affatto sorpreso dai nuovi blocchi: "Non abbiamo più fiducia nelle istituzioni perché non rispettano i patti stabiliti". I manifestanti non vogliono che siano scoperti i teloni di una discarica, sequestrata dalla magistratura, perché già saturata.
"Questa è una manifestazione spontanea dei cittadini, senza politici nè terroristi", ha aggiunto uno dei promotori del blocco stradale, che mette in tilt i collegamenti fra Benevento, Caserta e Napoli. "Invitiamo - ha aggiunto uno dei manifestanti - tutti i cittadini della Valle Caudina a unirsi alla nostra protesta perché l’odore nauseabondo della discarica non si limiterà a investire Tufara Valle".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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