Rifiuti, Lombardia fai-da-te: solo il 17% finisce in discarica

"Amsa è la prima azienda in Italia nel campo del trattamento dei rifiuti". Mentre il sud impazzisce di monnezza e il centrosinistra forse anche per questo perde le elezioni, il sindaco Letizia Moratti taglia un nuovo nastro davanti al termovalorizzatore Silla 2 e ricorda i vantaggi di una buona amministrazione

«Amsa è la prima azienda in Italia nel campo del trattamento dei rifiuti». Mentre il sud impazzisce di monnezza e il centrosinistra forse anche per questo perde le elezioni, il sindaco Letizia Moratti taglia un nuovo nastro davanti al termovalorizzatore Silla 2 e ricorda i vantaggi di una buona amministrazione. «Tredici anni fa - sottolinea l’assessore Maurizio Cadeo - qui non c’era nulla. E Milano era in emergenza rifiuti: da allora abbiamo fatto passi da gigante e nel febbraio 2001 entrava in servizio questo impianto». Un modello nel suo genere. «La nostra risposta al “grillismo” - attacca Cadeo - cioè a tutti coloro che sono sempre contro. Questi risultati non rappresentano un miracolo, ma quello che viene definito Modello Milano».
Ieri un nuovo passo avanti con l’Azienda Municipale dei Servizi Ambientali che presenta il nuovo impianto DeNOx, un sistema di denitrificazione del termovalorizzatore di Silla2 che oggi consente l’abbattimento del 60 per cento delle emissioni di acido cloridrico e ossido d’azoto nell’aria. «Un dispositivo all’avanguardia nel mondo - spiega la Moratti - per l’abbattimento di quei fumi che sono responsabili della produzione dello smog». Continua la lotta del Comune all’inquinamento mentre il sindaco ricorda che la strategia congiunta nella gestione dei rifiuti «deve seguire entrambe le strade, quella della termovalorizzazione e quella della raccolta differenziata». Che, ricorda il governatore Roberto Formigoni, «ha raggiunto in Lombardia la quota del 43 per cento su 5 milioni di tonnellate annue, un livello avanzato anche nel panorama europeo, mentre la termovalorizzazione copre il 40 per cento: in questo modo rimane soltanto un residuale 17 per cento smaltito in discarica dopo apposito trattamento».
Cifre che rendono il confronto con le immagini di Napoli e di tante discariche a cielo aperte del Meridione ancor più impietoso. «Vedo con preoccupazione - le parole di Formigoni - il fatto che la Campania non stia risolvendo i propri problemi, sarà un compito gravoso di cui il nuovo governo dovrà farsi carico». Ipotesi di smaltimento in Lombardia? «Non è questa la strada prevista - replica secco - il prefetto Gianni De Gennaro sta lavorando, il nuovo governo affronterà di petto la questione. La soluzione va trovata per via strutturale e non è attribuibile né in tutto né in parte ad altre regioni la soluzione del problema. La Campania con l’aiuto del governo nazionale dovrà trovare la propria strada. L’Unione europea d’altra parte ha messo sotto accusa l’Italia anche per altre Regioni che sono in difficoltà». Un suggerimento a Silvio Berlusconi che ha promesso di convocare proprio a Napoli il primo consiglio dei ministri? «Non ha bisogno di consigli. Conosce bene gli impianti che abbiamo realizzato in questi anni in Lombardia e ho avuto modo di parlargli di alcune soluzioni possibili. I rifiuti provvisoriamente possono essere raccolti in siti o in vecchie discariche, nel frattempo vanno costruiti impianti come i dodici termovalorizzatori lombardi». Motivo d’orgoglio anche per Filippo Penati. «Vogliamo garantire ai cittadini - assicura il presidente della Provincia - che non ci sarà nessuna emergenza. Che non ci sia nessun chilo di rifiuti di Milano che giri per l’Italia o per l’Europa.

La Provincia punta alla politica delle “tre R”, riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata e recupero di energia. A Silla 2 si bruciano rifiuti e si produce energia col teleriscaldamento. Un esempio assolutamente importante».

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