Riforma licei, sono sei: più lingue e matematica

Il nuovo modello partirà in modo graduale ed entrerà a regime nel 2013. Da 400 indirizzi si passa a sei licei, con 10 possibilità di scelta. Più matematica e fisica, resta il latino, potenziate le lingue straniere. Il ministro Gelmini: "Più stretta collaborazione col mondo del lavoro"

Riforma licei, sono sei: più lingue e matematica

Roma - La scuola superiore cambia. Il consiglio dei ministri ha approvato, in prima lettura, il riordino dei licei. Da 400 indirizzi si passa a 6 licei con 10 opzioni per gli studenti. Due le new entry: il liceo musicale e coreutico e il liceo delle scienze umane. Il nuovo modello partirà gradualmente, coinvolgendo dall’anno scolastico 2010-2011 le prime e le seconde classi; entrerà a regime nel 2013.

Gelmini: sistema guarda al futuro "La scuola italiana cambia e guarda al futuro, coniugando la tradizione con l’innovazione". Così il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a palazzo Chigi ha commentato il provvedimento. "Abbiamo voluto rendere più stretta la collaborazione con il mondo del lavoro, perché la scuola deve guardare al futuro e non essere autoreferenziale: il liceo era fermo dal 1923 e necessitava di un cambiamento", ha continuato Gelmini, per la quale le novità maggiori della riforma sono l’aumento delle ore di insegnamento delle lingue straniere e delle materie scientifiche e la "forte apertura al mondo del lavoro". La riforma tenderà anche a risparmiare sul costo del sistema ed il nuovo regolamento, ha sottolineato il ministro, "consente alcuni risparmi coerenti con gli obiettivi della Finanziaria".

La riforma Stravolge un impianto che risale alla legge Gentile del 1923 - spazza via gli attuali 396 indirizzi sperimentali, i 51 progetti assistiti dal ministero e le tantissime sperimentazioni attivate e propone sei licei: il liceo artistico, articolato in tre indirizzi (arti figurative, architettura-design-ambiente, audiovisivo-multimedia-scenografia); il liceo classico (sarà introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio); il liceo scientifico (oltre al normale indirizzo le scuole potranno attivare l’opzione scientifico-tecnologica, dove salta il latino); il liceo linguistico (tre lingue straniere, dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera); il liceo musicale e coreutico, articolato appunto nelle due sezioni musicale e coreutica (inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche); infine, il liceo delle scienze umane che sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi (le scuole potranno attivare un’opzione sezione economico-sociale, dove non è previsto lo studio del latino).

Resta il latino La lingua latina è presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane e come opzione negli altri licei.

Più matematica e fisica È previsto un incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze "per irrobustire - spiega il ministero - la componente scientifica nella preparazione liceale" degli studenti (gli insegnamenti di fisica e scienze possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico).

Lingue straniere C’è un potenziamento delle lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. Le discipline giuridiche ed economiche si studieranno sia nel liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale) mentre negli altri licei potranno essere introdotte attraverso la quota di autonomia. Infine, "per essere al passo con l’Europa", è previsto l’insegnamento, nel quinto anno, di una disciplina non linguistica in lingua straniera.

Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, ad eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), dell’artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32).  

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