Politica

Riforme, Berlusconi: "Pronti a cambiare la Costituzione da soli"

Il premier detta le tappe delle riforme: "Prima il federalismo, poi la giustizia". Il presidenzialismo non è all'ordine del giorno. Poi avverte l'opposizione: "L’obiettivo è riformare con il consenso di tutte le forze politiche"

Riforme, Berlusconi: 
"Pronti a cambiare 
la Costituzione da soli"

Roma - L’obiettivo della maggioranza è riformare la Costituzione "con il consenso di tutte le forze politiche". L’ipotesi di cambiarla a maggioranza potrà verificarsi "solo se costretti da un comportamento irragionevole" dell’opposizione. Intervistato a Sky Tg24, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fa sapere che il governo è intenzionato a portare avanti le riforme necessarie per rilanciare il Paese. Da qui l'appello all'opposizione a contribuire a mettere mano alla Costituzione affinché ci possa essere un cambiamento con il più ampio consenso possibile. e la scaletta è presto fatta: "Adesso cominciamo bene l’anno: c’è il federalismo da fare, poi la giustizia e tante altre riforme

Le riforme sul tavolo Il premier ha fatto sapere che la Costituzione sarà cambiata soltanto per una certa parte. "Come è logico che sia, saremo felicissimi di avere il consenso di tutte le forze politiche - ha puntualizzato il Cavaliere - non ho mai detto che vogliamo cambiare la Costituzione da soli: soltanto se saremo costretti per un comportamento irragionevole dell’altra parte, allora saremo nel dovere di farlo da soli perchè abbiamo avuto il mandato da una forte maggioranza dei cittadini". Maggioranza "che ancora oggi c’è - ha continuato Berlusconi - ed è diventata più importante di prima".

Il presidenzialismo La riforma dello Stato in senso presidenziale "oggi non è sul tavolo". Tornando sulle sue affermazioni in materia durante la conferenza stampa di fine anno, Berlusconi ha spiegato di aver "risposto ad una domanda, dicendo che oggi ci stiamo occupando di misure urgenti dato ciò che è successo, e oggi non abbiamo sul tavolo la riforma" in senso presidenzialista. "Ho detto che potremo eventualmente prenderla in considerazione nella seconda parte della legislatura, e che lo faremo solo con l’accordo tutti. Poi i direttori dei grandi giornali si sono telefonati e si sono messi d’accordo per montare la panna - ha quindi concluso sul punto - ma dando una assoluta disinformazione ai lettori".

Crisi e stile di vita L'ottimismo contro la crisi economica che affligge il Paese. Il premier torna a ripeterlo: per superare la crisi economica bisogna "essere ottimisti" e "non modificare lo stile di vita". "L’importante è essere ottimisti - ha detto Berlusconi - e far sì che questa annunciata crisi non sia terribile ma sia una cosa che possiamo tutti insieme superare bene. Per far questo dobbiamo avere fiducia e continuare con il nostro stile di vita e casomai aiutare chi può meno". Il presidente del Consiglio ha affermato che "non c’è stato alcun calo" nei consumi dei generi alimentari, e "anche gli altri generi si sono mantenuti più o meno sui livelli degli altri anni". Quindi "non credo ci sia da avere allarmi". Ai microfoni di Sky Tg24, il premier ha fatto sapere di avere "parlato con il presidente dei commercianti Carlo Sangalli che mi ha detto di essere soddisfatto". "Non c’è stato nessun calo degli alimentari e anche gli altri generi si sono mantenuti più o meno sui livelli degli altri anni - ha continuato il premier - quindi non credo che ci sia da avere allarmi.

E poi, ripeto, tutto sta nelle nostre mani".

Commenti