Il rimpasto delle polemiche si farà. Tra le polemiche esterne e interne, con la sensazione di una giunta comunque alla canna del gas ma si farà. Ieri nel corso di una riunione dellUlivo è stato messo a punto il futuro assetto della giunta Marrazzo. Il cambio riguarda due assessori, la presidenza del Consiglio regionale e di due commissioni consiliari. Il giro di valzer è stato accelerato dalluscita dellassessore ai Trasporti Fabio Ciani, oggi presidente dellAutorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e dellassessore al Turismo e allinnovazione tecnologica Raffaele Ranucci, futuro amministratore delegato di Trambus (probabilmente già dal 24 luglio). Al posto di Ciani dovrebbe essere nominato lattuale presidente della Commissione Sanità della Pisana, Franco Dalia (Margherita, area popolari) a sua volta sostituito da Luigi Canali, attuale capogruppo della Lista civica Marrazzo. Al posto di Ranucci siederà invece Claudio Mancini, (Ds di area dalemiana) attuale presidente della Commissione regionale al Bilancio. Cambio anche alla presidenza del consiglio. Via Massimo Pineschi, laula della Pisana sarà presieduta da Guido Milana (Dl), attuale vicepresidente, al suo fianco, come vice, siederà lattuale consigliere segretario Carlo Lucherini. Per quanto riguarda i nuovi vertici delle commissioni consiliari saranno chiamati, al Bilancio il diessino Carlo Umberto Ponzo, mentre alla commissione sanità siederà Luigi Canali. Una nuova riunione dellUlivo è in agenda lunedì così da presentare le proposte al presidente Piero Marrazzo che a sua volta potrà discuterle con le altre forze di maggioranza e procedere con le nomine entro luglio.
Reazioni molto dure dallopposizione. «Ci auguriamo - dice sarcasticamente Alfredo Pallone, capogruppo di Forza Italia - che da questi nuovi assetti politici, nati da scambi di poltrona tra politici di professione, ci sia il rilancio di una strategia complessiva per la Regione. Anche se dubitiamo fortemente. Non ravvisiamo nessun rinnovamento, anzi ci pare siano stati fatti dei passi indietro rispetto alla partecipazione della società civile, cavallo di battaglia di Marrazzo». Usa un motto latino Fabio Desideri, capogruppo della Dc per le autonomie: «Promoveatur ut amoveatur, che sia promosso per poterlo rimuovere. Sembra essere questo il motto alla base del rimpasto di Giunta deciso oggi ma annunciato da Marrazzo nel lontano 9 ottobre del 2006. Ci sono voluti dunque nove mesi perché lamministrazione di centrosinistra partorisse un nuovo assetto grazie a delle bocciature autorevoli. Già, perché è stata bocciata la politica della mobilità e la cura del ferro sostenute da Ciani, con il gaudio e lapprovazione, ne siamo certi, dei pendolari del Lazio, mai così emarginati come negli ultimi due anni. È stata altresì bocciata la politica del turismo di Ranucci, e proprio mentre laula sta discutendo il suo Piano».
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