Il sonno è vitale. Dormire bene è 9ndispensabile per la qualità della nostra salute psico-fisica. Venerdì si è celebrata la Giornata Mondiale del sonno (World Sleep Day - 2013), un evento giunto alla quinta edizione che ha come obbiettivo diffondere la conoscenza di come prevenire o meglio evitare i disturbi del sonno. Tutti condividono l'importanza del riposo notturno, ma pochi sono coloro che rispettano le condizioni essenziali per poter rigenerarsi completamente con il sonno.
A Milano, l'Auxologico, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, ha organizzato, proprio in occasione della Giornata mondiale, un incontro sul tema: «Buon sonno, buon invecchiamento». Da sette anni l'Auxologico ha dedicato spazio alla diagnosi e alla cura dei disturbi del sonno, proprio per lo stretto legame esistente tra cattivo sonno e patologie come obesità, problemi cardiovascolari e respiratori. Alberto Zanchetti, direttore scientifico dell'Auxologico, ricorda che oggi è possibile monitorare molte delle funzioni dell'organismo durante il sonno, in una condizione in cui gli stimoli ambientali sono al minimo. Nel campo dell'ipertensione, per esempio, si è osservato che la pressione arteriosa durante la notte è un miglior indice predittivo di future complicazioni cardiovascolari che non la pressione di giorno. Anche la durata di tempo che passiamo a dormire ha un'influenza sul nostro futuro cardiovascolare. Presso l'Auxologico, l'Ospedale San Luca di Milano ed il Centro di Piancavallo (Verbania)- aggiunge Zanchetti - abbiamo laboratori sofisticati per seguire le funzioni cardiovascolari, respiratorie e neurologiche durante il giorno, con particolare attenzione al fenomeno delle apnee ostruttive che avvengono frequentemente nel sonno, soprattutto negli obesi, negli ipertesi, e altri tipi di apnee che accompagnano lo scompenso cardiaco. Queste apnee sono un fattore aggravante numerose patologie, e spesso possono essere corrette da opportuni interventi con beneficio per i pazienti.
Il Servizio di medicina del sonno dell'Auxologico è unico nel suo genere in Italia perché presenta la fusione delle conoscenze cardiologiche e quelle neurologiche. «Nel nostro laboratorio precisa la dottoressa Carolina Lombardi, responsabile del Centro per la diagnosi e cura dei disturbi del sonno dell'istituto - si curano ipersonnie, parasonnie, epilessie notturne, apnee, insonnie, con possibilità di eseguire sia nell'adulto che nel bambino tutti gli esami polisonnografici previsti dalle linee guida internazionali. In particolare si analizzano, in ambito clinico e di ricerca, i rapporti tra disturbi del sonno e le patologie cardiovascolari».
I disturbi del sonno, in particolare le apnee determinano e sovente peggiorano le patologie del sistema cardiovascolare. Le apnee afferma Gianfranco Parati, professore all'università Milano-Bicocca e direttore della cardiologia dell'Auxologico - sono strettamente legate all'insorgenza di ipertensione arteriosa, allo scompenso cardiaco, alle patologie ischemiche coronariche e cerebrali ed alle aritmie soprattutto nelle ore notturne. Il nostro gruppo aggiunge Parati - ha coordinato nello scorso anno un importante studio sulla gestione del paziente con ipertensione arteriosa ed apnee notturne».
La medicina del sonno cerca di garantire un riposo sano, inquadrando le diverse patologie che lo alterano e che agiscono su tutti gli apparati del nostro organismo: sistema nervoso, respiratorio, cardiovascolare. Un approccio multidisciplinare, basato sull'integrazione del contributo di neurologi, cardiologi, pneumologi, è fondamentale per poter affrontare questa sfida.
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